2005
Benedetto dalla Parola di Saggezza
Giugno 2005


Messaggi da Dottrina e Alleanze

Benedetto dalla Parola di Saggezza

Quando, a 15 anni, stavo studiando il Vangelo, prima del mio battesimo, sono venuto a conoscenza della Parola di Saggezza come rivelata al profeta Joseph Smith nel 1833 (vedere DeA 89). Presi l’impegno di obbedire a questo comandamento in segno della mia obbedienza a Dio, malgrado la pressione sociale che avrei dovuto affrontare.

Nel mondo degli affari giapponese, è consuetudine per i rappresentanti coltivare i clienti potenziali offrendo loro serate d’intrattenimento presso bar e nightclub. Di conseguenza, per molte persone l’alcool è parte integrante della vita professionale. Ma ho visto l’uso dell’alcool diventare un impedimento. In alcuni casi conduce a gravi malattie. Molti uomini d’affari passano tanto del loro tempo facendo straordinari e intrattenendo i clienti da trascurare le loro famiglie. Spesso l’uso eccessivo di bevande alcoliche alla fine risulta nella perdita della posizione e della carriera.

Quando avevo 28 anni, ero in riunione con il direttore della divisione commerciale di una grande compagnia, e servirono il caffè. Rifiutai educatamente, spiegando che ero membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e che non facevo uso di bevande alcoliche, caffè, tè o tabacco. Il direttore commerciale accettò immediatamente questa cosa e mi lodò per la mia fede.

Da quella volta, quando devo trattare degli affari con i miei clienti, li porto soltanto a cena al ristorante. Non mi è mai stato chiesto di portarli nei bar. Durante le feste natalizie invito i miei clienti a cena in locali che mettono in scena e festeggiano la nascita di Gesù Cristo. In quelle occasioni posso condividere il Vangelo in maniera frequente.

Nella mia azienda e nell’ambito della nostra industria tutti sanno che sono un membro della Chiesa, e credo che questa consapevolezza abbia contribuito al mio successo nel lavoro. Credo fermamente nella promessa che il Signore fa a coloro che obbediranno alla Sua legge:

«E tutti i santi che si ricordano di rispettare e di mettere in pratica queste parole, camminando in obbedienza ai comandamenti, riceveranno salute nell’ombelico e midollo nelle ossa.

E troveranno saggezza e grandi tesori di conoscenza, sì, dei tesori nascosti;

E correranno e non si stancheranno, e cammineranno e non si affaticheranno» (DeA 89:18–20).

Ho una forte testimonianza della Parola di Saggezza. Sono grato delle benedizioni ricevute per aver vissuto secondo questo principio. È mia convinzione che se obbediamo alla Parola di Saggezza, malgrado le pressioni che dobbiamo affrontare da parte di coloro che ci circondano, possiamo diventare degni di ricevere la benedizione promessa dal Signore alla fine di questa grande rivelazione: «E io, il Signore, faccio loro una promessa: che l’angelo distruttore passerà loro accanto, come ai figlioli d’Israele, e non li ucciderà» (DeA 89:21).