Gesù è nato

L’oscurità s’insinuò dolcemente sui verdi pendii vicino a Betleem. Era primavera, la stagione in cui nascevano molti agnelli. I pastori molto affaccendati controllavano un agnello e poi un altro prima di sistemarsi per la notte.

Anche a Betleem c’era molta attività. Tanti viaggiatori arrivavano al paese perché l’imperatore romano aveva stabilito che tutte le persone andassero alla città dei loro antenati per pagare le tasse. Due di questi viaggiatori, Giuseppe e sua moglie Maria, dovevano trovare un posto per trascorrere la notte.

Alla fine Giuseppe e Maria trovarono un riparo in una stalla, dove erano tenuti gli animali. In quella umile stalla Maria diede alla luce un bambino, che era il Figlio di Dio e il Salvatore del mondo.

Maria avvolse il suo piccolo in fasce pulite e fece per Lui un lettino nella paglia soffice e pulita della mangiatoia. Giuseppe sapeva che questo bambino era il Figlio del Padre Celeste. Gli pose il nome di Gesù, come un angelo gli aveva detto di fare.

Gli angeli del cielo gioirono. Le promesse dei profeti si erano avverate. Geova, ora chiamato Gesù, era nato sulla terra. Una nuova stella apparve nel cielo per annunciare la buona novella.

Sul pendio di una collina un angelo apparve ai pastori e una luce splendente illuminò tutto attorno. I pastori non avevano mai visto niente di simile e avevano molta paura.

“Non temete”, disse l’angelo, “perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, v’è nato un salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia”.

Improvvisamente ci furono angeli che dicevano ai pastori: “Gloria a Dio ne’ luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce!”

Quando gli angeli se ne andarono, i pastori stupiti si affrettarono ad andare a Betleem, dove trovarono il Bambino Gesù coricato in una mangiatoia. Quando i pastori tornarono alle loro pecore, lodarono Dio e raccontarono alle altre persone tutto quello che avevano visto.