2010
Il Dono
Dicembre 2010


Parliamo di Cristo

Il Dono

Uno dei miei inni natalizi preferiti è “Poiché un fanciullo ci è nato”, tratto dal Messiah di Händel. Esso ci ricorda il vero significato del Natale. Spesso mi chiedo che cosa Maria abbia provato quando l’angelo Gabriele le disse: “Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è teco. Benedetta se’ tu fra le donne” (vedere Luca 1:28).

Maria fu turbata da ciò e l’angelo proseguì:

“Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.

Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un figliuolo e gli porrai nome Gesù.

Questi sarà grande, e sarà chiamato Figliuol dell’Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre,

ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine” (Luca 1:30–33).

Che esperienza meravigliosa deve essere stata! Il figlio promesso a Maria doveva diventare il Figlio Unigenito del Padre Celeste. Lei era stata scelta per portare al mondo il più grande di tutti i doni: il nostro Salvatore, Gesù Cristo.

Il Padre Celeste offrì questo dono a tutti noi, giovani o vecchi, ricchi o poveri. Non abbiamo dovuto cercarlo nei negozi. Non ci è costato neppure un centesimo. Non è arrivato incartato in scintillante carta da regalo. Il dono più prezioso di tutti è stato fasciato e deposto in una mangiatoia. A tutti noi è stato inviato con amore dal Padre Celeste.

In fasce, di Liz Lemon Swindle, Foundation Arts, è vietata la riproduzione