2011
Un testimone sicuro
Dicembre 2011


Un testimone sicuro

Immagine
Anziano Carl B. Pratt

Essendo cresciuto in una famiglia attiva di Santi degli Ultimi Giorni, pensavo di essere cresciuto avendo una testimonianza. Non ho mai dubitato seriamente della veridicità del Vangelo. Come molti adolescenti, ogni tanto nella mia mente mettevo in dubbio alcune cose, ma non ho mai pensato che la Chiesa non fosse vera.

Fu la fede a ispirarmi a servire una missione. Sapevo che avevo bisogno di servire. Ma anche se ritenevo di non nutrire dubbi profondi in merito alla Chiesa, mi resi conto che dovevo ricercare una mia testimonianza personale.

Iniziai la missione nel febbraio 1961 e lasciai il freddo inverno di Salt Lake City per il caldo di un’estate Argentina. All’epoca non esisteva un addestramento della lingua per i missionari, ma il presidente di missione ci promise che dopo aver letto tutto il Libro di Mormon ad alta voce avremmo parlato lo spagnolo correntemente. Avevo imparato lo spagnolo da bambino e dopo le prime settimane parlavo speditamente, tuttavia continuai a seguire le istruzioni del presidente di missione.

Nella prima città in cui fui inviato, io e il mio collega abitavamo in un appartamento dietro un vecchio magazzino. Non potendo fare proselitismo nel pomeriggio durante la siesta argentina, usavamo quel tempo per pregare e leggere il Libro di Mormon davanti all’entrata del vecchio magazzino.

Un giorno, a migliaia di chilometri lontano da casa, di fronte a quel magazzino, mi fermai a pensare a quello che stavo leggendo. Quando preghiamo e meditiamo sul Libro di Mormon, lo Spirito può influenzarci. Riflettei su ciò che insegnava il Libro di Mormon, pensai a Joseph Smith che traduceva le tavole e un improvviso sentimento mi pervase. In quel momento seppi che ogni cosa che mi era stata insegnata per tutta la vita era vera. Tutto a un tratto mi fu molto chiaro che Joseph Smith era un profeta e che ciò che stavo leggendo era la parola di Dio. Era tutto vero.

Quel sentimento improvviso era elettrizzante. Mi percorse il corpo dalla testa ai piedi. Non era una sensazione di freddo, e non scottava, ma era una testimonianza certa.

Non ho mai dimenticato quel giorno, da allora ho sentito lo Spirito Santo molte volte. Grazie a quell’esperienza, riconosco lo Spirito Santo quando mi rende testimonianza. Quel sentimento non è sempre esattamente lo stesso, ma è sempre caldo e sicuro.

Anche se lo Spirito ci parla personalmente, la promessa di Moroni è rivolta a tutti (vedere Moroni 10:3–5). La promessa contenuta nel Libro di Mormon è che lo Spirito ci testimonia della verità del Libro di Mormon se leggiamo, studiamo, meditiamo e quindi preghiamo con intento reale. Questa promessa si applica a me, a voi e a chiunque nel mondo. Coloro che la ricercano riceveranno una testimonianza certa.

Illustrazione di Keith Larson