2020
Tutto converge nel tempio
Febbraio 2020


Tutto converge nel tempio

Seduta in cappella con mia figlia di tredici anni, le altre sorelle della Società di Soccorso e un gruppetto di giovani donne e di bambine della Primaria, in attesa dell’inizio della Sessione generale delle donne, pensavo che finalmente avrei potuto fare un pisolino. Dopotutto avevo già ascoltato la sessione in diretta in inglese, avevo preparato le domande sui discorsi per aiutare mia figlia e le altre giovani a concentrarsi sulle parole dei profeti e degli apostoli, ed ero lì a dare il buon esempio alla nuova generazione. Allo spegnersi delle luci avrei finalmente potuto chiudere gli occhi e godermi il meritato riposo. Non avevo previsto l’effetto che parole già sentite poche ore prima avrebbero avuto su di me. Gli occhi non si sono chiusi, ma il cuore si è aperto ad accogliere i tesori spirituali rivelati dal presidente Nelson, la visione si è ampliata e un senso di profonda gratitudine ha vinto la stanchezza fisica.

Non ricordo di aver sentito molto spesso un profeta consigliarmi di studiare passi specifici delle Scritture o parlarmi in maniera tanto chiara e inequivocabile del potere del sacerdozio nella mia vita. Gli insegnamenti del presidente Nelson sono entrati nella mia anima e hanno accresciuto il mio desiderio di sapere come “accedere al potere di Dio”, come lasciare che lo Spirito Santo sia il mio “precettore personale” e come proseguire in questo “processo spiritualmente rinvigorente”. Il presidente Nelson ci ha chiesto di esaminare la nostra vita meticolosamente e regolarmente e di distogliere la nostra attenzione dalle distrazioni mondane, ci ha chiesto di studiare le sezioni 25, 84 e 107 di Dottrina e Alleanze e da lì di lasciarci guidare ad altri tesori spirituali presenti nelle Scritture e che possiamo ricevere per rivelazione.

Riflettendo sugli insegnamenti del presidente contenuti in questo discorso mi sono sentita quasi sopraffatta da tutto quello che dovrei fare, essere e diventare. Certi giorni, quando non riesco a rispondere affermativamente alla domande “Sto facendo abbastanza” e “Sono abbastanza?” vorrei mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, vorrei chiudere gli occhi per quel pisolino, vorrei che le parole dei profeti non infiammassero la mia anima. E poi, d’un tratto, mi ricordo che non sono sola, che posso davvero attingere al potere del Salvatore se continuo ad alimentare il fuoco acceso dai suoi servitori, posso davvero riconoscere “l’investitura di conoscenza e potere” che ho ricevuto nel tempio e continuo a ricevere.

Nel riflettere sui consigli del presidente Nelson e nel cercare di metterli in pratica, spero di non dimenticare mai queste sue parole: “Tutti i nostri sforzi per ministrare gli uni agli altri, proclamare il Vangelo, perfezionare i santi e redimere i morti convergono nel santo tempio”.

Quel giorno ho lasciato la cappella con nuova determinazione, con maggior coraggio e con la consapevolezza che il potere del Salvatore è a portata di mano, a portata di tempio.