Conferenza generale
Estasiati da Cristo e dal Suo vangelo
Conferenza generale di aprile 2022


Estasiati da Cristo e dal Suo vangelo

Possa il ricordo di ciò che i nostri occhi hanno visto e di ciò che il nostro cuore ha provato accrescere il nostro stupore dinanzi al sacrificio espiatorio del Salvatore.

Ho un caro amico, brillante professore universitario in pensione, autore prolifico e, soprattutto, devoto discepolo di Gesù Cristo. Ha visitato la Terra Santa decine di volte per partecipare a conferenze, svolgere ricerche accademiche e condurre visite guidate. Da quanto mi dice, ogni volta che visita la terra in cui camminò Gesù rimane meravigliato perché senza dubbio impara qualcosa di nuovo, di sorprendente e di affascinante sul Salvatore, sul Suo ministero terreno e sulla Sua amata terra natia. L’estasi che il mio amico mostra quando parla di tutto ciò che impara in Terra Santa è contagiosa; e questo stupore è stato fondamentale per i grandi successi e le ricerche accademiche della sua vita.

Ascoltando le sue esperienze e percependo il suo entusiasmo, ho riflettuto su quanta più meraviglia spirituale, per così dire, possiamo e dovremmo provare per il vangelo di Gesù Cristo, e per la differenza che essa può fare nel nostro discepolato e nel nostro viaggio verso la vita eterna. La meraviglia a cui mi riferisco è la sensazione di emozione, estasi o stupore che accomuna tutti coloro che incentrano con tutto il cuore la propria vita sul Salvatore e sui Suoi insegnamenti, e che riconoscono umilmente la Sua presenza nella loro vita. Un tale sentimento di meraviglia, ispirato dall’influenza dello Spirito Santo, stimola l’entusiasmo di vivere con gioia la dottrina di Cristo.1

Le Scritture contengono diversi esempi di come si manifesta questa sensazione. Il profeta Isaia, per esempio, espresse la profondità della sua gratitudine per il Signore rallegrandosi in Lui.2 Coloro che udirono Gesù predicare nella sinagoga di Capernaum rimasero stupiti della Sua dottrina e della forza con cui insegnava.3 Fu questo stesso sentimento che entrò in ogni fibra del cuore del giovane Joseph Smith mentre leggeva nella Bibbia il primo capitolo di Giacomo, portandolo a cercare la saggezza di Dio.4

Miei fratelli e sorelle, quando siamo veramente estasiati da Gesù Cristo e dal Suo vangelo, siamo più felici, abbiamo più entusiasmo per l’opera di Dio e riconosciamo la mano del Signore in ogni cosa. Inoltre, il nostro studio delle parole di Dio è più significativo; le nostre preghiere più risolute; la nostra adorazione più riverente; il nostro servizio nel regno di Dio più diligente. Tutte queste azioni contribuiscono a rendere l’influenza dello Spirito Santo più frequente nella nostra vita.5 Così, la nostra testimonianza del Salvatore e del Suo vangelo si rafforzerà, terremo Cristo vivo in noi6 e vivremo la nostra vita “essendo radicati ed edificati in lui e confermati nella fede, […] abbondando in azioni di grazie”7. Quando viviamo in questo modo, diventiamo più resilienti spiritualmente e siamo più protetti dal cadere nella trappola dell’apatia spirituale.

Questa apatia è caratterizzata dalla perdita graduale del nostro entusiasmo di impegnarci pienamente nel vangelo del Signore. Generalmente essa inizia quando sentiamo di aver aver già ottenuto tutta la conoscenza e tutte le benedizioni necessarie per la nostra felicità in questa vita. Questo autocompiacimento, per così dire, ci porta a dare per scontati i doni del Vangelo e da allora in poi corriamo il rischio di trascurare sia la nostra immersione regolare nelle cose essenziali del vangelo di Gesù Cristo8 sia le alleanze che abbiamo stipulato. Di conseguenza, ci allontaniamo gradualmente dal Signore, indebolendo la nostra capacità di “ascoltarLo”9, diventando indifferenti e insensibili alla grandezza della Sua opera. Il dubbio sulle verità che abbiamo già ricevuto può penetrare nella nostra mente e nel nostro cuore, rendendoci vulnerabili alle tentazioni del nemico.10

Il pastore Aiden Wilson Tozer, noto scrittore e valoroso cristiano, scrisse: “L’autocompiacimento è un nemico mortale di ogni crescita spirituale”11. Non è esattamente questo ciò che accadde al popolo di Nefi poco dopo la nascita di Cristo? Essi “cominciarono ad essere sempre meno stupiti dei segni e dei prodigi dal cielo, [non credendo] più in tutto ciò che avevano udito e visto”. Così Satana “accecò loro gli occhi e li indusse a credere che la dottrina di Cristo fosse una cosa folle e vana”.12

Miei amati fratelli e mie amate sorelle, nel Suo amore perfetto e infinito e conoscendo la nostra natura umana13, il Salvatore ha stabilito in che modo possiamo evitare di cadere nella trappola dell’apatia spirituale. L’invito del Salvatore ci offre una prospettiva più ampia, specialmente considerando il mondo complesso in cui viviamo: “Impara da me, e ascolta le mie parole; cammina nella mitezza del mio Spirito, e avrai pace in me”14. Quando accettiamo l’invito del Salvatore, dimostriamo la nostra umiltà, il nostro desiderio di essere disposti a imparare e la nostra speranza di diventare più simili a Lui.15 Questo invito comprende anche il fatto di servirLo e di ministrare ai figli di Dio con tutto il nostro cuore e con tutta la nostra facoltà, mente e forza.16 Il fulcro del nostro impegno in questo viaggio, ovviamente, sono i due grandi comandamenti: amare il Signore nostro Dio e amare il nostro prossimo come noi stessi.17

Questo tipo di comportamento fa parte del carattere divino di Gesù e fu evidente in tutto ciò che Egli fece durante il Suo ministero terreno.18 Pertanto, quando ci impegniamo risolutamente e realmente a guardare a Lui e a imparare dal Suo esempio perfetto19, giungiamo a conoscerLo meglio. Cresciamo nell’entusiasmo e nel desiderio di incorporare nella nostra vita il modello supremo di come dovremmo vivere, l’esempio che dovremmo dare e i comandamenti che dovremmo seguire. Acquisiamo inoltre ulteriore comprensione, saggezza, carattere divino e grazia verso Dio e verso il nostro prossimo.20 Posso assicurarvi che la nostra capacità di sentire l’influenza e l’amore del Salvatore si intensificherà nella nostra vita, amplificando la nostra fede, il nostro desiderio di agire rettamente e la motivazione a servire Lui e gli altri.21 Inoltre, la nostra gratitudine per le benedizioni e le difficoltà che incontriamo nella vita terrena si consoliderà e diventerà parte della nostra vera adorazione.22

Miei cari amici, tutte queste cose rafforzano la nostra meraviglia spirituale per il Vangelo e ci spingono a tenere fede con gioia alle alleanze che stipuliamo con il Signore, anche nel mezzo delle prove e delle difficoltà che affrontiamo. Ovviamente, affinché questi risultati si avverino, dobbiamo immergerci con fede e intento reale negli insegnamenti del Salvatore23, sforzandoci di incorporare le Sue qualità nel nostro modo di essere.24 Inoltre, dobbiamo avvicinarci a Lui tramite il nostro pentimento25, cercando il Suo perdono e il Suo potere redentore nella nostra vita, e osservando i Suoi comandamenti. Il Signore stesso ha promesso che avrebbe appianato i nostri sentieri se avessimo confidato in Lui con tutto il nostro cuore, riconoscendoLo in tutte le nostre vie e non appoggiandoci sul nostro discernimento.26

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L’anziano Jones con Wes

Un uomo di nome Wes, che ho incontrato di recente e che oggi è qui per la Conferenza, ha accettato l’invito di Cristo a imparare da Lui e a conoscere il Suo vangelo e ha iniziato a sperimentare l’estasi del Suo amore dopo essere stato lontano per ventisette anni dal sentiero dell’alleanza. Mi ha detto che un giorno è stato contattato via Facebook da un missionario, l’anziano Jones, che era stato temporaneamente assegnato alla zona di Wes prima di recarsi nella missione assegnatagli in origine, a Panama. Quando si è imbattuto nel profilo di Wes, senza neppure sapere ancora che era già membro della Chiesa, l’anziano Jones ha sentito la guida dello Spirito Santo e ha saputo di dover contattare Wes immediatamente. Ha agito prontamente in base a questa impressione. Wes è rimasto stupito da questo contatto inaspettato e ha cominciato a rendersi conto che il Signore era consapevole di Lui nonostante fosse lontano dal sentiero dellʼalleanza.

Da allora in poi, Wes e i missionari hanno iniziato a comunicare spesso. L’anziano Jones e il suo collega hanno offerto atti settimanali di servizio e messaggi spirituali che hanno aiutato Wes a ritrovare il suo sentimento di estasi nei confronti del Salvatore e del Suo vangelo. Ciò ha riacceso la fiamma della sua testimonianza della verità e dell’amore che il Salvatore ha per lui. Wes ha provato la pace che proviene dal Consolatore e ha ottenuto la forza di cui aveva bisogno per tornare nel gregge. Mi ha detto che questa esperienza lo ha riportato in vita spiritualmente ed emotivamente e lo ha aiutato a eliminare i sentimenti di amarezza accumulati nel corso degli anni a causa delle esperienze difficili che aveva vissuto.

Come ha osservato il mio perspicace amico professore menzionato in precedenza, c’è sempre qualcosa di meraviglioso e di affascinante da imparare su Gesù Cristo e sul Suo vangelo.27 Il Signore ha fatto promesse meravigliose che sono estese a tutte le persone — noi compresi — che cercano di imparare da Lui e di incorporare le Sue parole nella loro vita. A Enoc Egli ha detto: “Ecco, il mio spirito [sarà] su di te, pertanto giustificherò tutte le tue parole; e le montagne fuggiranno dinanzi a te, e i fiumi devieranno dal loro corso; e tu dimorerai in me e io in te”28. Tramite re Beniamino, Suo servitore, Egli ha dichiarato: “Sarete chiamati figlioli di Cristo, suoi figli e sue figlie; poiché ecco, in questo giorno egli vi ha spiritualmente generati, poiché dite che il vostro cuore è cambiato, tramite la fede nel suo nome; perciò siete nati da lui e siete diventati suoi figli e sue figlie”29.

Pertanto, se ci sforziamo sinceramente e continuamente di imparare dal Salvatore e di seguire il Suo esempio, vi prometto, nel Suo nome, che le Sue qualità divine saranno scritte nella nostra mente e nel nostro cuore30, che diventeremo più simili a Lui e che cammineremo con Lui.31

Miei amati fratelli e mie amate sorelle, prego che rimarremo sempre estasiati da Gesù Cristo e dal Suo amore completo, infinito e perfetto. Possa il ricordo di ciò che i nostri occhi hanno visto e di ciò che il nostro cuore ha provato accrescere il nostro stupore dinanzi al sacrificio espiatorio del Salvatore, che può guarirci dalle nostre ferite spirituali ed emotive, e aiutarci ad avvicinarci a Lui. Possiamo noi restare meravigliati dinanzi alle grandi promesse di ciò che il Padre ha nelle Sue mani e che ha preparato per coloro che sono fedeli:

“Il regno è vostro e le sue benedizioni sono vostre, e le ricchezze dell’eternità sono vostre.

E colui che riceve ogni cosa con gratitudine sarà reso glorioso”32.

Gesù è il Redentore del mondo e questa è la Sua Chiesa. Rendo testimonianza di queste verità nel nome maestoso, sacro e sublime del nostro Salvatore, Gesù Cristo. Amen.