2010
Le nuove direttive della Società di Soccorso benedicono i membri
Aprile 2010


Le nuove direttive della Società di Soccorso benedicono i membri

Sei mesi fa, alla conferenza generale della Società di Soccorso, Julie B. Beck, presidentessa generale della Società di Soccorso, annunciò le nuove direttive per le riunioni dell’ausiliaria e i risultati stanno benedicendo la vita delle sorelle in tutto il mondo.

La sorella Beck ha affermato che le nuove direttive sono state accolte favorevolmente, sottolineando che ora, in tutto il mondo, le riunioni possono essere programmate in base alle specifiche necessità e con una maggiore flessibilità, in una Chiesa aperta alle diverse culture locali.

«È stato decisamente un passo avanti verso un’organizzazione globale», ha ribadito la sorella Beck. «Amiamo le sorelle, abbiamo fiducia in loro e sappiamo che se agiranno con fede e obbedienza non avranno alcun problema».

Il discorso della sorella Beck, dal titolo «La Società di Soccorso: un’opera sacra» (Liahona, novembre 2009, 110), va considerato come l’indirizzo ufficiale da seguire per quanto riguarda le riunioni; per eventuali chiarimenti le dirigenti della Società di Soccorso possono rivolgersi ai loro dirigenti del sacerdozio.

Cambiamenti generali

È stato affermato che le consigliere della Società di Soccorso devono seguire il modello del sacerdozio ed essere chiamate prima o seconda consigliera. L’incarico precedentemente chiamato dirigente del miglioramento domestico, familiare e personale ora dovrebbe chiamarsi coordinatrice delle attività della Società di Soccorso. La sorella che riceve questo incarico dovrà continuare a organizzare le riunioni non domenicali della Società di Soccorso sotto la direzione della presidenza.

Linee guida per le riunioni della Società di Soccorso

Nel suo discorso la sorella Beck ha detto che le riunioni prima chiamate «di miglioramento domestico, familiare e personale» ora si chiameranno semplicemente riunioni della Società di Soccorso.

La sorella Beck ha illustrato come la presidentessa della Società di Soccorso di rione dovrà supervisionare tutte le riunioni dell’ausiliaria e consultarsi con il vescovo o presidente di ramo, al quale spetta l’approvazione del programma delle riunioni.

La presidentessa della Società di Soccorso deve supervisionare le riunioni, ma può chiedere alla prima o alla seconda consigliera di fungere da coordinatrice delle attività, oppure indicare una sorella del rione o ramo affinché venga chiamata a questo scopo. A ogni riunione dovrebbe essere presente almeno un membro della presidenza della Società di Soccorso.

In generale si dovrebbe tenere una riunione al mese, altrimenti almeno una ogni tre mesi, in un giorno che non sia la domenica o il lunedì sera. Il vescovo o presidente di ramo e la presidentessa della Società di Soccorso stabiliscono la frequenza delle riunioni, e non si deve far pensare alle sorelle che sia obbligatorio partecipare a tutte le riunioni.

Quando programma le riunioni, la presidenza della Società di Soccorso deve tenere conto anche del tempo che viene impegnato, dei costi, della sicurezza e delle distanze.

Le riunioni devono adempiere «le responsabilità caritatevoli e pratiche» della Società di Soccorso, sviluppando la fede e la rettitudine personale e curandosi delle necessità spirituali e temporali degli individui e delle famiglie.

Nel programmare le riunioni, la presidenza della Società di Soccorso deve dare la precedenza ai temi che adempiono agli scopi dell’ausiliaria; una riunione può incentrarsi su un argomento, oppure essere divisa in più classi o attività. Preferibilmente gli insegnanti dovrebbero essere membri del rione o del palo.

«Utilizzando le riunioni della Società di Soccorso nella maniera appropriata, accresceremo la capacità della Società di Soccorso in ogni rione di operare con i dirigenti del sacerdozio in modi possenti», ha dichiarato la sorella Beck.