2020
Avevamo bisogno di un secondo miracolo
Giugno 2020


Avevamo bisogno di un secondo miracolo

Daniel Payne, New Mexico, USA

Avevamo già avuto un miracolo con la gravidanza di mia moglie. Ora ne avevamo bisogno di un altro.

Mia moglie Sarah era incinta da ventiquattro settimane quando iniziò a sentire forti dolori. Le diedi una benedizioni e andai al lavoro. Ero ancora al lavoro quando mi chiamò per dirmi di tornare per portarla all’ospedale.

Quando arrivammo, ci fu detto: “La bambina sta nascendo”. Dato che Sarah era solo alla ventiquattresima settimana, un cesareo d’emergenza dava la maggiore probabilità di sopravvivenza per la bambina.

“Non è necessario che sua moglie subisca ulteriori traumi”, mi disse il dottore. “La bambina non ce la farà comunque”.

Io e Sarah parlammo e pregammo riguardo a quanto detto dal dottore. Sentimmo che se c’era anche solo una piccola probabilità che la bambina sopravvivesse, dovevamo coglierla. Avevamo avuto difficoltà ad avere figli. Il nostro figlio maggiore, Taylor, è adottato. Quando Sarah rimase incinta, due anni dopo aver adottato Taylor, sentimmo che era un miracolo. Ora avevamo bisogno di un secondo miracolo.

Poco più tardi, venne uno specialista che ci disse: “Penso che forse abbiamo il tempo di portare sua moglie a un ospedale pediatrico di El Paso, in Texas, che è attrezzato per la cura di neonati prematuri e gravemente malati. Lì la bambina avrà maggiori probabilità!”.

Un’ambulanza partì dal nostro ospedale locale con Sarah per portarla all’ospedale pediatrico distante quarantacinque minuti. Io seguivo a distanza ravvicinata, pregando il Signore di concederci un miracolo. Gli promisi che sarei rimasto sul sentiero del Vangelo e avrei cercato di essere migliore.

Giunti all’ospedale, dissi al dottore dell’unità di terapia intensiva neonataLe: “Sappiamo di aver già ricevuto un miracolo con la gravidanza di mia moglie. Ora ce ne aspettiamo un altro”.

Il parto andò bene e la bambina sopravvisse. Dopo aver passato quattro mesi e mezzo nell’unità di terapia intensiva neonatale, abbiamo portato Shanna a casa. Avevamo ricevuto un secondo miracolo. Pochi anni dopo, abbiamo ricevuto ancora un altro miracolo: il Signore ci ha benedetto con due gemelli.

Shanna ha un quoziente intellettivo leggermente basso ed è su una sedia a rotelle, ma è felice, sempre positiva e fa amicizia con tutti. Ama raccontare le sue giornate ed è entusiasta della vita. Ci fa sorridere e ci insegna a essere felici. La amiamo e siamo grati per lei. Shanna è veramente una benedizione.