Eliminare lo stress dalla ricerca di un compagno eterno

Nel 2010, durante una conferenza in Polonia, ho conosciuto Radu. Lui veniva dalla Romania. Abbiamo parlato un po’, ma poco tempo dopo lui è partito per la missione e le nostre strade non si sono più incrociate per tre anni, quando ci siamo rivisti a un’altra conferenza dei giovani adulti non sposati. Lì abbiamo avuto il tempo di conoscerci meglio, ma un mese dopo io sarei partita per la mia missione. Radu mi ha fatto i suoi migliori auguri e mi ha detto: “Teniamoci in contatto”. Non credevo che l’avrebbe fatto veramente, ma l’ha fatto. Mi ha scritto lettere per tutta la missione. Nelle sue lettere non c’era nulla di romantico ed è diventato un mio caro amico. Mi piaceva molto il rispetto che aveva nei miei confronti e per l’opera missionaria in generale.

Quando sono tornata a casa, io e Radu eravamo entusiasti all’idea di conoscerci meglio — e finalmente potevamo farlo dopo così tanti anni! Per incontrarci abbiamo scelto un posto che fosse raggiungibile a costi ragionevoli per entrambi (in quel periodo era il Belgio) e abbiamo trascorso del tempo insieme. Abbiamo parlato, parlato e parlato ancora.

Non abbiamo messo alcuna pressione sul nostro rapporto. Ci siamo concentrati sull’instaurare un’amicizia e, semplicemente, sul conoscerci meglio. Insieme ci siamo sempre divertiti moltissimo, ma riuscivamo anche a parlare in modo serio e profondo delle cose di maggiore importanza. Con il tempo, la nostra amicizia è diventata sempre più solida. Ci sentivamo via Skype quasi quotidianamente e, dopo un po’, abbiamo iniziato a fare le preghiere serali insieme. Alla fine abbiamo iniziato ad andare l’uno nel paese dell’altra più volte l’anno.

Dopo un po’, ho cominciato ad essere ansiosa perché sentivo che la nostra amicizia si stava trasformando in qualcosa di più. Ma lui abitava in Romania! Non volevo iniziare una relazione a distanza, perché una relazione poteva portare al matrimonio, il che voleva dire che uno di noi avrebbe dovuto trasferirsi. Non mi sentivo pronta a farlo.

Un giorno in cui mi sentivo particolarmente ansiosa, Radu mi ha ricordato un principio semplice ma possente. Mi detto: “Preghiamo riguardo alla nostra relazione e vediamo cosa proviamo”.

Non so perché io non avessi pensato prima a pregare in merito alla nostra relazione. Quello è stato il miglior consiglio che abbia ricevuto in quel periodo. Così ho pregato per ricevere una guida.

In quel momento non mi aspettavo una risposta specifica, ma ho deciso di continuare a conoscere Radu. Speravo che il Padre Celeste mi avrebbe avvertita se non avessi dovuto continuare la nostra relazione. Col tempo, la risposta che cercavo è arrivata. la risposta che cercavo. Parlavo di Radu con la mia famiglia e i miei amici, e ogni volta mi sentivo rassicurata che stavo andando nella direzione giusta.

Presto mi sono resa conto di una cosa divertente. Una sera, dopo aver avuto l’ennesima bella chiacchierata con Radu via Skype, mi sono detta: “È veramente il miglior amico che abbia mai avuto. Voglio essere sua amica per sempre!”. È stato allora che ho capito. Immediatamente una voce nella mia mente ha risposto al mio stesso commento: “Allora devi sposarlo!”. Sapevo che il Padre Celeste era contento della mia relazione con Radu. Potevo vedere che lui era il mio miglior amico e che saremmo stati felici insieme.

Quindi, mi sono trasferita in Romania e ho sposato Radu. Non avrei mai immaginato che sarei finita in Romania. Eppure adesso siamo sposati da quattro anni e abbiamo una bellissima bambina, Amelia.

So cosa state pensando: sono solo un’altra di quelle giovani adulte non sposate che ha incontrato l’“anima gemella” ad una conferenza e le cose sono andate nel verso giusto senza alcuno sforzo. Ma non è così. Il motivo per cui vi racconto questa storia è esortarvi a smettere di stressarvi a cercare un compagno eterno; invece, lasciatevi guidare da Dio.

Andavo a quelle conferenze di giovani adulti non sposati per trovare un marito? No.

Pensavo che uno dei ragazzi che avrei incontrato lì sarebbe diventato mio marito? Per niente.

Invece ho eliminato lo stress del cercare colui che volevo sposare e ho partecipato a queste conferenze semplicemente per conoscere altri giovani e instaurare amicizie — esattamente quello che io e Radu abbiamo fatto all’inizio.

A volte, lo stress di trovare un compagno eterno il prima possibile può essere davvero tangibile. Ma non c’è un limite di tempo per i rapporti eterni. Non c’è bisogno di stressarci. La vita non una corsa verso il matrimonio è, invece, diventare la versione migliore di noi stessi e lasciare che Dio porti avanti il Suo piano nella nostra vita. Naturalmente noi dobbiamo metterci in gioco, partecipare, incontrare persone, fare nuovi amici e uscire dalla nostra zona di conforto. Tuttavia, dobbiamo farlo pensando: “Mi divertirò e incontrerò dei grandi amici”, invece che: “Devo tenere gli occhi aperti per trovare ‘la persona giusta’ altrimenti rovinerò l’intero piano della mia vita!”.

Una cosa che Radu mi ha detto quando eravamo fidanzati è che, mentre di solito si sentiva un po’ stressato quando era vicino a ragazze che gli piacevano, con me non è stato così. Ha raccontato che per via della nostra amicizia, si è sempre sentito rilassato e sapeva che poteva essere sempre se stesso.

Quindi, circondatevi di brave persone e godetevi la vita adesso. Perché onestamente, quando smettete di stressarvi e decidete di farvi degli amici e imparate ad amare chi siete e dove siete, la vita diventa molto più piacevole.

Io e Radu non siamo perfetti. Non stavamo cercando la persona “perfetta”, eravamo semplicemente noi stessi. Ho notato che chi siamo veramente e come viviamo è ciò che più attira gli altri. Quando vi impegnate a fondo per seguire Gesù Cristo, attirate coloro che stanno facendo del loro meglio per seguirLo.

Ho anche imparato che se diventiamo migliori e abbiamo una fede completa che Dio è al timone, invitiamo la Sua mano nella nostra vita — e quando riconosciamo la Sua mano, non dobbiamo aver timore del futuro. Ricordate ciò che il Signore ha insegnato a Nefi: “E io sarò pure la vostra luce nel deserto; e io preparerò il cammino davanti a voi, se accadrà che obbedirete ai miei comandamenti; pertanto, inquantoché obbedirete ai miei comandamenti, sarete condotti verso la terra promessa; e saprete che è da me che siete condotti” (1 Nefi 17:13).

Non dobbiamo metterci costantemente sotto pressione perché non raggiungiamo alcune aspettative o pietre miliari nel tempo da noi fissato. In verità, il tempo del Padre Celeste è diverso dal nostro: è eterno. Egli ha un piano per noi, per farci ottenere tutte le benedizioni che cerchiamo. E quando facciamo del nostro meglio per confidare nel Suo piano e per sentirci appagati in qualunque situazione ci troviamo, è allora che troviamo la vera felicità. Il Suo piano sarà sempre migliore di quello che noi abbiamo per noi stessi.