Conferenza generale
Signore, vorremmo veder Gesù
Conferenza generale di ottobre 2023


Signore, vorremmo veder Gesù

Vogliamo vedere Gesù per quello che è e sentire il Suo amore.

Cecità facciale

Un giorno di primavera del 1945, un ragazzo si svegliò in un ospedale militare. Era fortunato a essere vivo: gli avevano sparato proprio dietro l’orecchio, ma era stato operato e ora poteva camminare e parlare normalmente.

Purtroppo, il proiettile aveva danneggiato la parte del cervello che riconosceva i volti. Ora guardava sua moglie senza riconoscerla affatto; non riusciva a riconoscere nemmeno la sua stessa madre. Anche il volto nello specchio gli era estraneo: non capiva se fosse di uomo o di donna.1

Era affetto da cecità facciale, una patologia che colpisce milioni di persone.2

Chi è affetto da cecità facciale grave cerca di riconoscere gli altri in base a regole memorizzate: riconoscere una figlia dal tipo di lentiggini o un’amica dal passo strascicato.

Crescere

Ecco un’altra storia, più vicina: da ragazzo, vedevo spesso mia madre come dispensatrice di regole. Decideva lei quando potevo giocare e quando dovevo andare a letto o, peggio, quando strappare le erbacce in giardino.

È ovvio che mi amava. Ma troppo spesso, e me ne vergogno, vedevo solo “Colei a cui si deve obbedire”.

Solo anni dopo l’ho vista come una persona reale. Mi imbarazza il fatto di non aver mai notato veramente il suo sacrificio, né di essermi chiesto perché, per anni, avesse indossato sempre le stesse due vecchie gonne (mentre io avevo vestiti nuovi per la scuola) o perché, alla fine della giornata, fosse tanto stanca e desiderosa che andassi a letto presto.

Potremmo avere la cecità facciale

Avrete notato che queste due storie sono in realtà un’unica storia: per troppi anni ho sofferto, in effetti, di cecità facciale. Non riuscivo a vedere mia madre come una persona reale. Vedevo le sue regole, ma non ci vedevo il suo amore.

Vi racconto queste storie per fare una considerazione: sospetto che conosciate qualcuno (magari quel qualcuno siete voi) che soffre di una sorta di cecità facciale spirituale.

Forse faticate a vedere Dio come un Padre amorevole. Magari guardate al cielo e non vedete il volto dell’amore e della misericordia, ma una miriade di regole tra le quali districarsi. Magari credete che Dio regni nei Suoi cieli, parli attraverso i Suoi profeti e ami vostra sorella, ma segretamente vi chiedete se ami voi.3 Forse avete sentito la verga di ferro nella vostra mano, ma non avete ancora sentito l’amore del vostro Salvatore a cui essa conduce.4

Sospetto che conosciate persone di questo tipo, perché per molto tempo io lo sono stato: ero affetto da cecità facciale spirituale.

Pensavo che la mia vita fosse seguire le regole ed essere all’altezza di standard astratti. Sapevo che Dio amava voi perfettamente, ma io non sentivo questo amore. Temo di aver pensato di più all’andare in cielo che allo stare con il mio Padre Celeste.

Se, come me, a volte riuscite solo a muovere le labbra ma non a “cantare il canto dell’amore che redime”5, che cosa possiamo fare?

La risposta, come ci ricorda il presidente Russell M. Nelson, è sempre Gesù.6 Ed è un’ottima notizia.

Signore, vorremmo veder Gesù

In Giovanni c’è un breve versetto che mi piace tanto. Parla di un gruppo di forestieri che si recano da un discepolo con una richiesta importante. “Signore”, chiesero, “vorremmo veder Gesù”7.

È ciò che tutti noi desideriamo: vogliamo vedere Gesù per quello che è e sentire il Suo amore. Questo dovrebbe essere il motivo alla base della maggior parte delle cose che facciamo nella Chiesa e, sicuramente, di ogni riunione sacramentale. Se vi chiedete mai che tipo di lezione tenere, che tipo di riunione organizzare o se arrendervi ai diaconi e giocare a calcio, potreste lasciarvi guidare da quel versetto e chiedervi: “Questo aiuterà le persone a vedere e ad amare Gesù Cristo?”. Se la risposta è no, provate qualcos’altro.

Quando mi resi conto di essere affetto da cecità facciale spirituale, di aver visto le regole ma non il volto della misericordia del Padre, sapevo che non era colpa della Chiesa. Non era colpa di Dio e non significava che tutto fosse perduto; è qualcosa che tutti dobbiamo imparare. Persino i primi testimoni della Risurrezione spesso si trovarono faccia a faccia con il Signore risorto ma non Lo riconobbero; dalla Tomba nel Giardino alle rive della Galilea, i Suoi primi seguaci “[videro] Gesù in piedi; ma non [sapevano] che era Gesù”8. Dovevano imparare a riconoscerLo, e vale anche per noi.9

Carità

Quando mi sono reso conto di soffrire di cecità facciale spirituale, ho iniziato a seguire il consiglio di Mormon di pregare “con tutta la forza del [mio] cuore” per essere riempito dell’amore promesso ai Suoi discepoli — il mio amore per Lui e il Suo amore per me — e per “[vederLo] come egli è; [… e] avere questa speranza”10. Per anni ho pregato di riuscire a seguire il primo grande comandamento di amare Dio e a sentire quella “prima grande verità […] che Dio ama noi con tutto il Suo cuore, con tutta la facoltà, la mente e la forza”11.

I Vangeli

Ho anche letto, riletto e riletto i quattro Vangeli; stavolta ho letto non per estrapolare le regole, ma per vedere chi è Lui e cosa ama. E, col tempo, sono stato travolto dal fiume d’amore che sgorgava da Lui.

Gesù annunciò sin dall’inizio di essere venuto “a bandir liberazione a’ prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi”12.

Non si trattava solo di una lista di cose da fare o di buone relazioni pubbliche; è la forma del Suo amore.

Aprite a caso i Vangeli; quasi in ogni pagina Lo vediamo prendersi cura di persone che soffrono, che sia socialmente, spiritualmente o fisicamente. Egli tocca chi è considerato immondo e impuro13, e dà da mangiare agli affamati.14

Qual è la vostra storia preferita di Gesù? Suppongo che mostri il Figlio di Dio che tende la mano per abbracciare qualcuno ai margini della società o per offrirgli speranza: il lebbroso,15 l’odiato Samaritano,16 il peccatore accusato che dava scandalo17 o il nemico nazionale.18 Questo tipo di grazia è sorprendente.

Provate ad annotare ogni volta in cui Egli loda o guarisce un emarginato oppure mangia con lui, e finirete per esaurire l’inchiostro prima di aver completato Luca.

Nel vedere questo, il mio cuore ha avuto un sussulto d’amore e ho cominciato a sentire che Egli avrebbe potuto amarmi. Come ha insegnato il presidente Nelson: “Più impariamo a conoscere il Salvatore, più sarà facile avere fiducia nella Sua misericordia, nel Suo amore infinito”19; e tanto più voi confiderete nel vostro Padre Celeste e Lo amerete.

L’anziano Jeffrey R. Holland ci ha insegnato che Gesù venne per “[mostrarci] meglio chi sia Dio, il nostro Padre Eterno, e quanto sia assolutamente devoto ai Suoi figli in ogni epoca e in ogni nazione”20.

Paolo dice che Dio è “il Padre [di tutte le] misericordie e l’Iddio d’ogni consolazione”21.

Se Lo vedete diversamente, vi prego di continuare a provare.

Alleanze e l’abbraccio di Dio

I profeti ci invitano a cercare il Suo volto.22 Lo prendo come promemoria del fatto che adoriamo nostro Padre, non una formula, e che non abbiamo finito fino a quando non vediamo Gesù come il volto dell’amore di nostro Padre23, e non seguiamo Lui, non solo le Sue regole.24

Quando i profeti e gli apostoli parlano di alleanze, non sono come gli allenatori che gridano da comode panchine dicendoci di “sforzarci di più!”. Loro vogliono che vediamo che fondamentalmente le alleanze riguardano i rapporti25 e che possono essere una cura per la cecità facciale spirituale26. Non sono regole necessarie per guadagnarsi il Suo amore; Egli vi ama già perfettamente. La sfida per noi è capire e poi plasmare la nostra vita in base a quell’amore.27

Proviamo a vedere attraverso le nostre alleanze, come attraverso una finestra, il volto della misericordia del Padre.

Le alleanze sono la forma dell’abbraccio di Dio.

Il fiume dell’amore di Dio

Infine possiamo imparare a vederLo servendoLo. “Come conosce un uomo il padrone che non ha servito?”.28

Qualche anno fa ho ricevuto una chiamata di cui non mi sentivo all’altezza. Mi sono svegliato presto, agitato, ma con una frase in mente che non avevo mai sentito prima: servire in questa Chiesa è come trovarsi nel fiume dell’amore di Dio per i Suoi figli. Questa Chiesa è come un gruppo di lavoratori con picconi e pale, che cerca di contribuire a sgomberare il canale dell’amore di Dio in modo che raggiunga i Suoi figli alla fine del corso.

Chiunque voi siate, qualunque sia il vostro passato, c’è spazio per voi in questa Chiesa.29

Prendete un piccone e una pala e unitevi alla squadra. Aiutate a portare il Suo amore ai Suoi figli e ve ne schizzerà un po’ addosso.30

Cerchiamo il Suo volto amorevole, il Suo abbraccio nell’alleanza e poi prendiamo a braccetto i Suoi figli, e insieme cantiamo “O Re d’Israele”:

Deh, mostraci il sacro

Tuo volto, Signor.

Consola così il nostro andar;

e fa’ che il desio

di viver con Te

c’illumini l’arduo cammin.31

Possiamo noi cercare il Suo volto amorevole e poi essere i vasi della Sua misericordia verso i Suoi figli.32 Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Vedere Hadyn D. Ellis and Melanie Florence, “Bodamer’s (1947) Paper on Prosopagnosia”, Cognitive Neuropsychology, vol. 7, no. 2 (1990), 84–91; Joshua Davis, “Face Blind”, Wired, Nov. 1, 2006, wired.com.

  2. Vedere Dennis Nealon, “How Common Is Face Blindness?”, Harvard Medical School, Feb. 24, 2023, hms.harvard.edu; Oliver Sacks, “Face-Blind”, New Yorker, Aug. 23, 2010, newyorker.com.

  3. “Alcuni membri della Chiesa accettano come veri la dottrina, i principi e le testimonianze proclamati ripetutamente da questo pulpito nel Centro delle conferenze e nelle congregazioni locali di tutto il mondo, eppure potrebbero faticare a credere che queste verità eterne si applichino specificamente alla loro vita e alle loro circostanze” (David A. Bednar, “Tu dimorerai in me e io in te; cammina dunque con me”, Liahona”, maggio 2023, 125).

  4. Vedere 1 Nefi 8:19; 15:23. “È difficile osservare i comandamenti del Signore senza fede e fiducia in Lui” (Henry B. Eyring, “La fede per chiedere e poi per agire”, Liahona”, novembre 2021, 75).

  5. Alma 5:26.

  6. Vedere Russell M. Nelson, “La risposta è sempre Gesù Cristo”, Liahona, maggio 2023, 127–128.

  7. Giovanni 12:21.

  8. Giovanni 20:14. Lo videro, ma non Lo riconobbero, sulla via di Emmaus (vedere Luca 24:16), in una stanza chiusa a chiave (vedere Luca 24:37), sulle rive del Mar di Galilea (vedere Giovanni 21:4) e presso la Tomba del Giardino (vedere Giovanni 20:14).

  9. Se Lo cerchiamo con tutto il cuore e perseveriamo nella fede, Lo troveremo.

    “Poiché io so i pensieri che medito per voi, dice l’Eterno: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. […]

    Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” (Geremia 29:11, 13).

    “Verrà il giorno in cui comprenderete perfino Dio, essendo vivificati in lui e da lui.

    Allora saprete che mi avete visto, che io sono” (Dottrina e Alleanze 88:49–50).

    “Ogni anima che abbandona i suoi peccati e viene a me, e invoca il mio nome, e obbedisce alla mia voce, e rispetta i miei comandamenti, vedrà la mia faccia e saprà che io sono” (Dottrina e Alleanze 93:1).

  10. Moroni 7:48. Anche Paolo collega la carità alla nostra capacità di vedere chiaramente. A conclusione del suo grande sermone sulla carità, scrive che, sebbene “ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro”, dopo vedremo “faccia a faccia; […] allora [conosceremo] appieno, come anche [siamo stati] appieno [conosciuti]” (1 Corinzi 13:12).

  11. Jeffrey R. Holland, “Domani l’Eterno farà delle maraviglie in mezzo a voi”, Liahona, maggio 2016, 127. “La più alta definizione del ‘puro amore di Cristo’ […] non è ciò che noi, come cristiani, cerchiamo di dimostrare verso gli altri senza in gran parte riuscire a farlo, bensì ciò che Cristo riuscì pienamente a dimostrare nei nostri confronti. La vera carità è esistita soltanto una volta. È illustrata perfettamente e nella sua purezza nell’amore costante, sublime ed espiatorio di Cristo per noi” (Jeffrey R. Holland, Christ and the New Covenant: The Messianic Message of the Book of Mormon [1997], 336).

  12. Vedere Luke 4:18, New King James Version.

  13. Vedere Matteo 8:3, 9:25.

  14. Vedere Matteo 14:13–21.

  15. Vedere Matteo 8:1–3.

  16. Vedere Giovanni 4:7–10; Egli elogiò il Samaritano (vedere Luca 10:25–37).

  17. Vedere Matteo 21:31; Luca 7:27–50; 15:1–10; Giovanni 8:2–12.

  18. Vedere Matteo 8:5–13.

  19. Russell M. Nelson, “Cristo è risorto; la fede in Lui sposterà le montagne”, Liahona, maggio 2021, 103.

  20. Jeffrey R. Holland, “La grandezza di Dio”, Liahona, novembre 2003, 70. “Chi ha veduto me, ha veduto il Padre” (Giovanni 14:9).

  21. 2 Corinzi 1:3.

  22. Vedere Salmi 27:8; Dottrina e Alleanze 88:68.

  23. Vedere 2 Corinzi 4:6; Papa Francesco, “Misericordiae Vultus: Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia”, Lettere Apostoliche, vatican.va.

  24. Questo è un tema importante. Non si tratta solo dell’opera di salvezza e di Esaltazione, ma della Sua opera di salvezza e di Esaltazione (vedere Manuale generale – Servire ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, 1.2, Biblioteca evangelica). Non vado solo in un tempio, ma nella casa del Signore; non è la Chiesa mormone, ma la Chiesa di Gesù Cristo (vedere Russell M. Nelson, “Il nome corretto della Chiesa”, Liahona, novembre 2018, 87–89). I nostri dirigenti ci indirizzano verso Lui e ci ricordano pure che “non esiste alcuna entità amorfa chiamata ‘Espiazione’ che possiamo invocare per ottenere soccorso, guarigione, perdono o potere. Gesù Cristo è la fonte” (Russell M. Nelson, “Richiamare il potere di Gesù Cristo nella nostra vita”, Liahona, maggio 2017, 40).

  25. “Il cammino dell’alleanza riguarda il nostro rapporto con Dio”; è il “sentiero d’amore […] quel prendersi cura degli altri in modo compassionevole” (Russell M. Nelson, “L’alleanza eterna”, Liahona, ottobre 2022, 11).

    Vedere David A. Bednar, “The Blessed and Happy State” (discorso tenuto al seminario per i nuovi dirigenti di missione, 24 giugno 2022); Scott Taylor, “Elder Bednar Shares 7 Lessons on ‘the Blessed and Happy State’ of Obedience”, Church News, June 27, 2022, thechurchnews.com.

    “Stipulare sacre alleanze e ricevere degnamente le ordinanze del sacerdozio ci aggioga e ci lega al Signore Gesù Cristo e al Padre Celeste. Questo significa semplicemente che confidiamo nel Salvatore quale nostro Avvocato e Mediatore, e che facciamo affidamento sui Suoi meriti, la Sua misericordia e la Sua grazia durante il viaggio della vita. […]

    Assolvere e amare gli impegni delle alleanze crea un legame con il Signore che è profondamente personale e spiritualmente potente. […] Gesù allora diventa molto più del personaggio principale delle storie delle Scritture; il Suo esempio e i Suoi insegnamenti influenzano ogni nostro desiderio, ogni nostro pensiero e ogni nostra azione” (David A. Bednar, “Ma noi non prestammo loro attenzione”, Liahona, maggio 2022, 15).

    Vedere anche D. Todd Christofferson, “Il nostro rapporto con Dio”, Liahona, maggio 2022, 78-81.

  26. “E senza le sue ordinanze e l’autorità del sacerdozio il potere della divinità non è manifesto agli uomini nella carne;

    Poiché senza queste nessun uomo può vedere la faccia di Dio, sì, il Padre, e vivere” (Dottrina e Alleanze 84:21–22).

  27. Patricia Holland, “Un futuro pieno di speranza” (riunione mondiale per i Giovani Adulti, 8 gennaio 2023), Biblioteca evangelica:

    “Non dovete [rincorrere la speranza che vi aiuterà]; non dovete e non potete fabbricarla. Come molte cose nel regno della grazia, non la otterrete facendo affidamento sulla vostra forza o su quella di un’altra persona. Non ci sono formule segrete né sono coinvolti mantra magici. […]

    In realtà, il ruolo che svolgiamo è importante, ma di fatto molto piccolo; a Dio spetta la porzione più ampia dell’opera. La nostra parte è venire a Lui, con umiltà e semplicità, poi non dobbiamo preoccuparci né temere”.

  28. Mosia 5:13; vedere anche Giovanni 17:3.

  29. Il presidente Nelson ci ha ripetutamente chiesto di “estendere il nostro amore affinché sia rivolto all’umanità intera” (“Beati quelli che s’adoperano alla pace”, Liahona, novembre 2002, 41). A maggio 2022 ha detto ai giovani adulti: “Le etichette possono portare al giudizio e all’animosità. Qualsiasi abuso o pregiudizio verso un’altra persona sulla base della nazionalità, della razza, dell’orientamento sessuale, del genere sessuale, dei titoli accademici, della cultura o di altri identificativi rilevanti è offensivo per il nostro Creatore!” (“Scelte per l’eternità” [Riunione mondiale per i Giovani Adulti, 15 maggio 2022], Biblioteca evangelica). E, cosa più importante, ha detto: “Mi addolora il fatto che le nostre sorelle e i nostri fratelli neri in tutto il mondo stiano patendo i dolori del razzismo e del pregiudizio. Oggi faccio appello ai nostri membri ovunque affinché siano d’esempio nell’abbandonare atteggiamenti e azioni di pregiudizio. Vi imploro di promuovere il rispetto per tutti i figli di Dio” (“Fate prevalere Dio”, Liahona, novembre 2020, 94).

    “Il pregiudizio non è in armonia con la parola di Dio rivelata. Godere o non godere del favore di Dio dipende dalla devozione a Lui e ai Suoi comandamenti, non dal colore della pelle o da altre caratteristiche di una persona. […]

    Ciò comprende i pregiudizi basati su razza, etnia, nazionalità, tribù, sesso, età, disabilità, situazione socioeconomica, credo religioso o assenza di credo, e orientamento sessuale” (Manuale generale, 38.6.14, Biblioteca evangelica).

  30. Vedere 1 Nefi 11:25.

  31. O Re d’Israele”, Inni, 6.

  32. Vedere Romani 9:23.