2008
Matteo 5:14–16
Settembre 2008


Linea su linea

Matteo 5:14–16

Nel Sermone sul Monte il Salvatore c’insegnò l’importanza di far sì che la luce del Vangelo risplenda nella nostra vita.

La luce del mondo

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Elder Joseph B. Wirthlin

«Gesù vuole che ognuno di noi Lo conosca perché questa conoscenza ha il potere di trasformarci e può portare un’indescrivibile gioia nella nostra vita. Ma l’influenza del Vangelo deve estendersi al di là di colui che lo conosce. Deve essere una luce che scaccia le tenebre dalla vita di coloro che ci stanno attorno. Nessuno è salvato soltanto in sé e per sé, proprio come nessuna lampada viene accesa soltanto per fare luce a se stessa».

Anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, «Costruitela bene», La Stella, novembre 1990, 47–48.

Una città posta sopra un monte

Le città antiche spesso erano poste sopra colline per difendersi meglio e per motivi di sicurezza. Le persone potevano vederle da lontano e sapevano dove fuggire in caso di pericolo. In che modo essere un discepolo di Cristo è come essere una città sopra un monte?

Il moggio

Questa parola indica un’antica unità di misura per il cibo secco (circa 8,7 litri) e si riferisce anche al contenitore usato per tale misura. Immaginate di coprire una candela con un grande contenitore, ad esempio un secchio.

Così risplenda la vostra luce

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President Gordon B. Hinckley

«La candela che il Signore ha acceso in questa dispensazione può diventare una luce per il mondo intero, e altri, vedendo le nostre buone opere, potranno essere guidati a glorificare il nostro Padre nei cieli e ad emulare l’esempio che hanno osservato in noi.

Se io e voi sappiamo cominciare, vi sarà un intero popolo che, in virtù della vita che conduciamo in famiglia, sul lavoro e anche nei luoghi di divertimento, potrà diventare una città posta sopra un monte che gli uomini potranno osservare per imparare, uno stendardo per le nazioni dal quale i popoli della terra potranno trarre forza».

Presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008), «Una città posta sopra un monte», La Stella, novembre 1990, 8.

Buone opere

Leggete le parole dell’inno «Ho aiutato il mio prossimo in questo dì?» (Inni, 136). Elencate alcune cose che potete fare per aiutare o incoraggiare una persona e programmate il tempo necessario per adempierle. Mettete la lista in un luogo in cui possiate facilmente vederla.

Nota dell’editore: questa pagina non è intesa essere una spiegazione esauriente del passo scritturale selezionato, ma soltanto un punto di partenza per il vostro studio.