2008
Il potere che sta nell’apprendere con diligenza
Settembre 2008


Il potere che sta nell’apprendere con diligenza

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Elder Jay E. Jensen

In Dottrina e Alleanze il Signore consiglia: «Pertanto, che ora ognuno con ogni diligenza apprenda il suo dovere», poiché colui che non apprende «non [è] ritenuto degno di rimanere» (DeA 107:99–100).

Le Scritture contengono centoquarantaquattro riferimenti all’apprendimento. Vediamone alcuni:

«Imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì» (Ebrei 5:8).

«Impara la saggezza nella tua giovinezza; sì, impara nella tua giovinezza a obbedire ai comandamenti di Dio» (Alma 37:35).

«Possiate imparare ad essere più saggi di quanto siamo stati noi» (Mormon 9:31).

«Impara da me, e ascolta le mie parole» (DeA 19:23).

«Cercate l’istruzione, sì, mediante lo studio ed anche mediante la fede» (DeA 88:118).

«Studia, e impara, e familiarizzati con tutti i buoni libri e con le lingue e gli idiomi, ed i popoli» (DeA 90:15).

«Cercano diligentemente di imparare la saggezza e di trovare la verità» (DeA 97:1).

Nel considerare il comandamento di questi ammonimenti divini, è importante riflettere su come avviene l’apprendimento evangelico. Esso richiede attenta meditazione, studio e preghiera. È importante tuttavia ricordare che ognuno di noi è un essere doppio: un personaggio di carne e di spirito. Giacché siamo esseri spirituali, è indispensabile che apprendiamo tramite il potere dello Spirito.

Impariamo mediante lo Spirito

Il profeta Joseph Smith insegnò: «Tutte le cose che Dio nella Sua infinita saggezza ha ritenuto opportuno rivelar[e]… ai nostri spiriti sono rivelate in modo esatto, come se non avessimo un corpo; e quelle rivelazioni che salveranno il nostro spirito, salveranno anche il nostro corpo».1

In Dottrina e Alleanze il Signore sottolinea ulteriormente il Suo modello divino per l’insegnamento e l’apprendimento:

«Perciò, come mai non potete comprendere e sapere che colui che riceve la parola mediante lo Spirito di verità la riceve com’essa è predicata mediante lo Spirito di verità?

Pertanto colui che predica e colui che riceve si comprendono l’un l’altro, ed entrambi sono edificati e gioiscono insieme» (DeA 50:21–22).

L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, pose l’accento sui benefici che derivano dal seguire questo modello, spiegando che cosa significa comprendere ed essere edificato: «Il verbo comprendere si riferisce a ciò che è udito. È lo stesso per tutti. L’essere edificati si riferisce a ciò che è comunicato dallo Spirito Santo. Il messaggio può essere diverso e adattato dallo Spirito secondo le necessità di ogni persona».2

In 2 Nefi 33:1, Nefi ci ricorda un altro aspetto dell’apprendimento mediante lo Spirito: «Quando un uomo parla per il potere dello Spirito Santo, il potere dello Spirito Santo lo porta fino al cuore dei figlioli degli uomini». Questa è una grandissima promessa, che tuttavia si adempie solo se invitiamo il Salvatore nella nostra vita.

Il Salvatore sta alla porta e picchia (vedere Apocalisse 3:20). Lo Spirito Santo sta alla porta e picchia (vedere 2 Nefi 33:1–2). Ciò che dobbiamo fare è usare il libero arbitrio e invitarLi ad entrare.

Incoraggiamo l’apprendimento diligente

Nel febbraio 2007, alla riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale, che verteva sull’insegnamento e sull’apprendimento, il presidente Boyd K. Packer, presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, fornì alcuni consigli specifici su come incoraggiare ad apprendere con diligenza. Vorrei riassumere alcune cose che imparai dal presidente Packer sull’apprendimento.

Innanzi tutto, insegnò che essere diligenti nell’apprendere significa voler imparare. Mostriamo questo desiderio quando siamo disposti all’apprendimento e quando ci viene insegnato senza che ci offendiamo. Quando ce la prendiamo per le istruzioni e le correzioni, offendiamo lo Spirito e limitiamo le possibilità di crescere e di progredire.

Secondo, abbiamo bisogno di pregare, soprattutto in maniera specifica. Pregate in maniera formale e informale per voi stessi e per l’insegnante. Questi potrebbe dire qualcosa in maniera non proprio esatta. Potrebbe essere debole e confuso nel parlare e nell’esprimersi, tuttavia lo Spirito Santo non lo è, e tutti noi possiamo pregare per noi stessi e per l’insegnante. «Oh, Padre, l’insegnante non sa il carico e i fardelli che porto ora. Aiutalo a insegnarmi in maniera diretta». Quando come studente iniziate a fare questo, iniziate a ricevere risposte.

Terzo, e questo è importantissimo: ascoltate. In particolare, il presidente Packer c’incoraggia ad ascoltare coloro che hanno più esperienza: «Appresi ben presto che è bene ascoltare le esperienze delle persone più anziane… Ricordo che nel Quorum dei Dodici LeGrand Richards non camminava alla stessa velocità degli altri Fratelli. Io lo aspettavo sempre e gli aprivo la porta, per ritornare al nostro edificio insieme. Un giorno uno dei Fratelli mi disse: “Sei molto buono a prenderti cura del fratello Richards”. Pensai: “Non conosci i miei motivi egoistici”, ossia che mentre camminavamo io lo ascoltavo. Sapevo che ricordava Wilford Woodruff, e ne parlava».3

Inoltre, ascoltate non solo ciò che è detto, ma anche quello che non è detto, ossia i suggerimenti dello Spirito Santo. Sono tutti importanti. Si spera che siate sempre sensibili a ciò che non è detto dall’insegnante. Se così è, lo Spirito Santo adatterà il messaggio alle vostre necessità.

Quarto, quando ascoltate, è importante organizzare ciò che apprendete. Prendete quello che udite, poi fatelo vostro scrivendolo e ampliandolo. Se volete davvero assicurarvi di averlo compreso, trovate una persona a cui insegnarlo. In genere, sino a quando potete spiegare chiaramente ciò che avete appreso, non l’avete in verità imparato. Fate lo sforzo di organizzare quello che imparate, ne vale la pena.

Prepariamoci a imparare

Oltre a quello che facciamo in classe, possiamo fare molte cose per incoraggiare un apprendimento diligente ancor prima di arrivare in aula.

Il presidente Packer consigliò: «Alza[tevi] presto dal letto… poi riflette[te] la mattina, quando la mente è sgombra. Quello è il momento in cui le idee giungono».4 So che questo è vero. Quando ci alziamo presto per studiare, pregare, meditare e ascoltare, giungono le rivelazioni.

Siate inoltre puntuali alle riunioni, soprattutto a quella sacramentale, che è una delle riunioni più spirituali nella Chiesa. Quando arrivate, siate riverenti: apritevi alla rivelazione. Entrate e ascoltate il preludio musicale. Non cercate qualcuno con cui parlare. Entrate come studenti diligenti e preparatevi a ricevere le rivelazioni.

Possiamo inoltre impegnarci ad accettare la responsabilità di apprendere a prescindere dalla capacità didattica dell’insegnante o dell’oratore. Diversi anni fa il presidente Spencer W. Kimball (1895–1985) osservò: «Se voi avete lo Spirito, le riunioni di testimonianza, nell’arco del mese, sono alcune fra le riunioni migliori della [Chiesa]. Se vi annoiate alle riunioni di testimonianza, c’è qualcosa che non va in voi, e non nelle altre persone. Potete alzarvi e portare la vostra testimonianza e pensare che sia stata la riunione migliore del mese; ma se vi sedete e contate gli errori grammaticali e ridete dell’uomo che non può parlare molto bene, vi annoierete… Non dimenticatelo! Dovete lottare per avere una testimonianza. Dovete continuare a lottare!»5

Questa è un’osservazione molto profonda.

Traiamo il massimo profitto dalle occasioni

Soprattutto, non demordete. Nell’intervista il presidente Packer pose grande enfasi su questo punto. Non arrendetevi. Persistete nell’apprendimento. Traete il massimo profitto dalle molte occasioni che avete di apprendere.

Molti anni fa, l’anziano Marion D. Hanks, quando era un Assistente al Quorum dei Dodici Apostoli, parlò del potere insito nel trarre il massimo vantaggio dalle occasioni che abbiamo d’imparare. Egli raccontò una storia su Louis Agassiz, un illustre naturalista, che fu avvicinato da una sconosciuta zitella che insisteva nell’asserire di non aver mai avuto la possibilità d’imparare. Il dottor Agassiz le chiese di considerare le occasioni d’imparare che già aveva avuto:

«“Che cosa fa?”, le chiese.

“Sbuccio patate e taglio cipolle”.

Le domandò: “Signora, dove si siede durante questi interessanti compiti domestici?”

“Sull’ultimo gradino delle scale della cucina”.

“Dove appoggia i piedi?”

“Su un mattone smaltato”.

“Che cos’è un mattone smaltato?”

“Non lo so, signore”.

S’informò: “Da quanto tempo si siede lì?”

“Quindici anni”.

“Signora, ecco il mio biglietto da visita”, le disse il dottor Agassiz. “Mi scriverebbe, per cortesia, una lettera sulla natura del mattone smaltato?”»

La donna prese sul serio l’invito. Lesse tutto ciò che poté su mattoni e mattonelle, quindi inviò al dottor Agassiz una relazione di trentasei pagine.

L’anziano Hanks continuò:

«Giunse la risposta dal dottor Agassiz: “Cara signora, questo è il miglior articolo che abbia letto sull’argomento. La prego gentilmente di cambiare le tre parole segnate con gli asterischi, poi lo farò pubblicare e la pagherò”.

Poco tempo dopo giunse una lettera con duecentocinquanta dollari e, in fondo ad essa, a matita c’era scritta questa domanda: “Che cosa c’era sotto quei mattoni?” Ella aveva appreso il valore del tempo e rispose con una sola parola: “Formiche”. Riscrisse, dicendole: “Mi parli delle formiche”…

Dopo aver letto assai, aver lavorato molto al microscopio e un profondo studio, la donna si sedette e scrisse al dottor Agassiz trecentosessanta pagine sull’argomento. Egli pubblicò il libro e le mandò i soldi, con i quali ella visitò tutte le terre dei suoi sogni».6

Ora c’è una lezione fondamentale da imparare dalla storia: incoraggiate un apprendimento diligente e non accontentatevi della mediocrità.

Possiamo diventare studenti migliori e, se ci riusciremo, diventeremo insegnanti più efficaci. Io desidero seguire l’esempio del Salvatore, un grande insegnante. Che cosa però Lo rese un grande insegnante? Era in primo luogo uno studente. Possa il Signore benedire tutti noi man mano che Lo seguiamo e miglioriamo nell’apprendimento.

NOTE

  1. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Joseph Smith, 485–486.

  2. «To Understand and Live Truth» (una serata con l’anziano Richard G. Scott, 4 febbraio 2005), http://lds.org/library/display/0,4945,5344-1-2783-8,00.htm.

  3. «Principi dell’insegnamento e apprendimento», Liahona, giugno 2007, 52.

  4. Liahona, giugno 2007, 52–53.

  5. Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Spencer W. Kimball, 82.

  6. «Good Teachers Matter», Ensign, luglio 1971, 61–62.