Estratti della 188ª conferenza generale di aprile

Quando ci siamo alzati in piedi e abbiamo sostenuto un nuovo profeta e presidente, le nostre mani alzate non sono state contate da un archivista umano; sono state annotate in cielo come alleanza con Dio.

Durante tutta la Conferenza, abbiamo avuto la prova che questa è la Chiesa del Signore, diretta da Lui attraverso i Suoi servitori. Siamo stati testimoni della posizione che un profeta vivente assume in relazione a ciascuno di noi: non si frappone tra noi e il Salvatore, ma ci sta accanto e indica la via che conduce al Salvatore. Abbiamo avuto l’opportunità di ricevere “una testimonianza personale del fatto che la chiamata del presidente Nelson proviene da Dio” e di ancorare “la nostra anima al Signore Gesù Cristo [ascoltando] coloro che Egli manda” (vedere l’anziano Neil L. Andersen a pagina 26).

Oltre a sostenere il presidente Nelson, abbiamo sostenuto più di settanta nuovi dirigenti.

Anche se con la supervisione dei profeti, i cambiamenti annunciati durante la Conferenza “sono esempi della rivelazione [divina] che guida questa Chiesa sin dai suoi inizi”, ha detto l’anziano Jeffrey R. Holland (vedere pagina 101).

Per enfatizzare “il nostro messaggio al mondo” tramite il quale “invitiamo tutti i figli di Dio da entrambi i lati del velo a venire al loro Salvatore, a ricevere le benedizioni del santo tempio, ad avere gioia duratura e a qualificarsi per la vita eterna”, il presidente Nelson ha annunciato sette nuovi templi.