Conferenza generale
Miracoli, angeli e potere del sacerdozio
Conferenza generale di aprile 2024


Miracoli, angeli e potere del sacerdozio

Se desiderate le benedizioni del sacerdozio, inclusi i miracoli e il ministero degli angeli, camminate sul sentiero delle alleanze che Dio ha messo a disposizione.

Oggi molte persone affermano che non ci sono più miracoli, che gli angeli sono una finzione e che i cieli sono chiusi. Attesto che i miracoli non sono cessati, che gli angeli sono tra noi e che i cieli sono davvero aperti.

Quando era sulla terra, il nostro Salvatore, Gesù Cristo, diede le chiavi del sacerdozio a Pietro, il capo dei Suoi apostoli.1 Attraverso queste chiavi, Pietro e gli altri apostoli guidarono la Chiesa del Salvatore. Ma quando quegli apostoli morirono, le chiavi del sacerdozio furono tolte dalla terra.

Attesto che le antiche chiavi del sacerdozio sono state restaurate. Pietro, Giacomo e Giovanni e altri antichi profeti sono apparsi come esseri risorti e hanno conferito al profeta Joseph Smith ciò che il Signore ha descritto come “le chiavi del mio regno e una dispensazione del Vangelo”2.

Quelle stesse chiavi sono state passate da un profeta all’altro fino a oggi. I quindici uomini che sosteniamo quali profeti, veggenti e rivelatori le utilizzano per guidare la Chiesa del Salvatore. Come nei tempi antichi, c’è un apostolo anziano che detiene tutte le chiavi del sacerdozio ed è autorizzato a esercitarle. Si tratta del presidente Russell M. Nelson, il profeta e presidente della Chiesa restaurata di Cristo ai giorni nostri: La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

Mediante la Chiesa del Salvatore, riceviamo le benedizioni del sacerdozio, incluso il potere di Dio perché ci aiuti nella nostra vita. Tramite le chiavi del sacerdozio autorizzate, facciamo sacre promesse a Dio e riceviamo ordinanze sacre che ci preparano a vivere alla Sua presenza. Iniziando con il battesimo e la confermazione, e poi nel tempio, avanziamo su un sentiero di alleanze che ci riconduce a Lui.

Con l’imposizione delle mani sul nostro capo, riceviamo anche le benedizioni del sacerdozio, tra cui la guida, il conforto, i consigli, la guarigione e il potere di seguire Gesù Cristo. Per tutta la mia vita sono stato benedetto da questo grande potere. Come è stato rivelato nelle Scritture, ci riferiamo ad esso come al potere del santo Sacerdozio di Melchisedec.3

Da giovane ho acquisito un grande rispetto per questo potere, in particolare per quello manifesto nelle benedizioni del sacerdozio. Mentre servivo come giovane missionario in Cile, io e il mio collega siamo stati arrestati e separati. Non ci è mai stato detto il perché. Era un periodo di grandi sconvolgimenti politici. Migliaia di persone venivano prese in custodia dalla polizia militare e non se ne sapeva più nulla.

Dopo l’interrogatorio, rimasi seduto da solo in una cella della prigione, senza sapere se avrei più rivisto i miei cari. Mi rivolsi al Padre Celeste, implorando ferventemente: “Padre mi è sempre stato insegnato che vegli sui Tuoi missionari. Per favore, Padre, non sono nulla di che, ma sono stato obbediente e stanotte ho bisogno del Tuo aiuto”.

I semi di questo aiuto erano stati piantati molti anni prima. Dopo il mio battesimo, sono stato confermato membro della Chiesa e ho ricevuto il dono dello Spirito Santo. Mentre pregavo, da solo, dietro le sbarre, sentii subito lo Spirito Santo arrivare e confortarmi. Mi fece ricordare un passo molto speciale della mia benedizione patriarcale, che è un’altra benedizione del sacerdozio. In esso, il Signore mi prometteva che, grazie alla mia fedeltà, avrei potuto essere suggellato nel tempio per il tempo e l’eternità a una donna piena di bellezza, virtù e amore, che saremmo diventati i genitori di preziosi figli e figlie, e che sarei stato benedetto e reso all’altezza del mio compito come padre in Israele.

Quelle parole ispirate sul mio futuro mi riempirono l’anima di pace. Sapevo che provenivano dal mio amorevole Padre Celeste, che mantiene sempre le Sue promesse.4 In quel momento, ebbi la certezza che sarei stato liberato e che avrei vissuto per vedere l’adempimento di quelle promesse.

Circa un anno dopo, il Padre Celeste mi benedisse con una moglie che è piena di bellezza, virtù e amore. Io e Lynette fummo suggellati nel tempio. Fummo benedetti con tre preziosi figli e quattro preziose figlie. Divenni padre, tutto secondo le promesse di Dio contenute nella benedizione patriarcale che ricevetti quando ero un ragazzo di diciassette anni.

“Pertanto, miei diletti fratelli [e sorelle], sono cessati i miracoli perché Cristo è asceso al cielo? […]

No; né gli angeli hanno cessato di svolgere il loro ministero presso i figlioli degli uomini”5.

Attesto che miracoli e ministeri si realizzano continuamente nella nostra vita, spesso come risultato diretto del potere del sacerdozio. Alcune benedizioni del sacerdozio si adempiono subito, in modi che possiamo vedere e comprendere. Altre si stanno manifestando gradualmente e non si realizzeranno completamente in questa vita. Tuttavia Dio mantiene tutte le Sue promesse, sempre, come illustrato in questo resoconto della nostra storia familiare.

Il mio nonno paterno, Grant Reese Bowen, era un uomo di grande fede. Ho un vivido ricordo di lui che mi raccontava di quando aveva ricevuto la sua benedizione patriarcale. Nel suo diario scrisse: “Il patriarca mi ha promesso il dono della guarigione. Disse: ‘L’infermo sarà guarito. Sì, colui che è morto tornerà in vita sotto le tue mani’”.

Anni dopo, il nonno stava ammucchiando il fieno quando si sentì ispirato a tornare a casa. Incontrò suo padre che stava andando da lui. “Grant, tua madre è appena morta”, disse suo padre.

Cito nuovamente dal diario di mio nonno: “Non mi fermai, anzi mi affrettai a entrare in casa e uscii nel portico dove lei giaceva su una brandina. La guardai e mi resi conto che non c’era alcun segno di vita in lei. Ricordai la mia benedizione patriarcale e la promessa che se fossi stato fedele, attraverso la mia fede l’infermo sarebbe stato guarito e colui che era morto sarebbe tornato in vita. Posi le mani sul suo capo e dissi al Signore che se la promessa che mi aveva fatto tramite il patriarca era vera, di renderlo manifesto in quel momento e far tornare in vita mia madre. Gli promisi che se lo avesse fatto, non avrei mai esitato a fare tutto ciò che era in mio potere per edificare il Suo regno. Mentre pregavo, lei aprì gli occhi e disse: ‘Grant, fammi alzare. Sono stata nel mondo degli spiriti, ma tu mi hai richiamata indietro. Possa questa essere sempre una testimonianza per te e per il resto della mia famiglia’”.

Il presidente Russell M. Nelson ci ha insegnato a ricercare e ad aspettarci i miracoli.6 Attesto che, poiché il sacerdozio è stato restaurato, il potere e l’autorità di Dio sono sulla terra. Attraverso le chiamate e i consigli, gli uomini e le donne, giovani e anziani, possono partecipare all’opera del sacerdozio. È un opera di miracoli, assistita dagli angeli. È l’opera del cielo e benedice tutti i figli di Dio.

Nel 1989, la nostra famiglia di sette persone stava tornando da un’attività di rione. Era tardi. Lynette era incinta del nostro sesto figlio e sentì una forte impressione di dover allacciare la sua cintura, cosa che aveva dimenticato di fare. Poco dopo, a una curva, un’auto oltrepassò la linea e invase la nostra corsia. Procedendo a circa 110 km orari, sterzai per evitare l’impatto con l’auto che arrivava. La nostra monovolume si ribaltò, sbandò lungo l’autostrada e scivolò fuori strada fermandosi, infine, con il lato passeggero nel terriccio.

Il ricordo successivo è la voce di Lynette: “Shayne, dobbiamo uscire attraverso la tua portiera”. Ero sospeso in aria attaccato alla mia cintura di sicurezza. Mi ci vollero un paio di secondi per orientarmi. Iniziammo a tirare fuori dalla monovolume tutti i bambini attraverso il mio finestrino che ora era il tetto della vettura. Stavano piangendo, chiedendosi cosa fosse accaduto.

Ben presto ci accorgemmo che mancava nostra figlia di dieci anni, Emily. Urlammo il suo nome, ma non ci fu risposta. Altri membri del rione, che stavano tornando a casa anche loro, erano sul posto a cercarla freneticamente. Era molto buio. Guardai di nuovo nella monovolume con una torcia e con orrore vidi il piccolo corpo di Emily intrappolato sotto la vettura. Gridai disperatamente: “Dobbiamo levare la macchina di dosso a Emily”. Mi aggrappai al tetto e tirai indietro. C’erano solo pochi altri a sollevare, ma miracolosamente la monovolume si capovolse sulle ruote, scoprendo il corpo senza vita di Emily.

Emily non respirava. La sua faccia aveva il colore di una prugna viola. Dissi: “Dobbiamo darle una benedizione”. Un caro amico e membro del rione si inginocchiò con me e tramite l’autorità del Sacerdozio di Melchisedec, nel nome di Gesù Cristo, le comandammo di vivere. In quel momento, Emily fece un lungo respiro affannato.

Dopo un’attesa che sembrò durare ore, arrivò finalmente l’ambulanza. Emily fu portata subito all’ospedale. Aveva un polmone collassato e un tendine del ginocchio lesionato. Si temeva un danno cerebrale a causa del tempo trascorso senza ossigeno. Emily rimase in coma per un giorno e mezzo. Continuammo a pregare e a digiunare per lei. Fu benedetta con una guarigione completa. Oggi, Emily e suo marito, Kevin, sono genitori di sei figlie.

Miracolosamente, tutti gli altri poterono allontanarsi sulle proprie gambe. Il bimbo che stava portando in grembo Lynette era Tyson. Anche lui fu risparmiato e nacque il febbraio successivo. Otto mesi dopo, una volta ricevuto il suo corpo terreno, Tyson tornò a casa dal Padre Celeste. È il nostro figlio angelo custode. Sentiamo la sua influenza nella nostra famiglia e non vediamo l’ora di essere di nuovo con lui.7

Coloro che sollevarono la monovolume da Emily commentarono che il mezzo sembrava non pesare nulla. Sapevo che gli angeli celesti si erano uniti agli angeli terreni per sollevare il veicolo dal corpo di Emily. So anche che Emily è stata riportata in vita tramite il potere del santo sacerdozio.

Il Signore ha rivelato questa verità ai Suoi servitori: “Andrò davanti al vostro volto. Sarò alla vostra destra e alla vostra sinistra, e il mio Spirito sarà nel vostro cuore e i miei angeli tutt’attorno a voi per sostenervi”8.

Attesto che “il santo sacerdozio, secondo l’ordine del Figlio di Dio”9 — il Sacerdozio di Melchisedec — con le sue chiavi, autorità e potere, è stato restaurato sulla terra in questi ultimi giorni. So che, anche se non tutte le circostanze si risolveranno come magari speriamo o preghiamo, i miracoli di Dio accadranno sempre secondo il Suo volere, i Suoi tempi e il Suo piano per noi.

Se desiderate le benedizioni del sacerdozio, inclusi i miracoli e il ministero degli angeli, vi invito a camminare sul sentiero delle alleanze che Dio ha messo a disposizione di ognuno di noi. Membri e dirigenti della Chiesa che vi amano vi aiuteranno a fare il passo successivo.

Attesto che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, vive e guida la Sua Chiesa attraverso profeti viventi che detengono ed esercitano le chiavi del sacerdozio. Lo Spirito Santo è reale. Il Salvatore ha dato la Sua vita per guarirci, reclamarci e portarci a casa.

Attesto che i miracoli non sono cessati, che gli angeli sono tra noi e che i cieli sono aperti. Oh, eccome se sono aperti! Nel nome di Gesù Cristo. Amen.