Conferenza generale
È nella saggezza del Signore che abbiamo il Libro di Mormon
Conferenza generale di aprile 2024


È nella saggezza del Signore che abbiamo il Libro di Mormon

La mia preghiera è che quest’anno la lettura del Libro di Mormon sia una gioia e una benedizione per ciascuno di noi.

Cari fratelli e sorelle, siamo davvero grati per il vostro impegno nel leggere le Scritture con Vieni e seguimi. Grazie per tutto quello che state facendo. Il vostro legame quotidiano con Dio e con la Sua parola ha conseguenze profonde. “State ponendo le fondamenta di una grande opera. E ciò che è grande procede da piccole cose”.1

Leggere gli insegnamenti del Salvatore nelle Scritture ci aiuta a trasformare la nostra casa in un santuario di fede e in un centro di apprendimento del Vangelo.2 Invita lo Spirito nella nostra casa. Lo Spirito Santo riempie la nostra anima di gioia3 e ci converte in discepoli di Gesù Cristo per tutta la vita.

Negli ultimi svariati anni, leggendo i libri di Sacre Scritture, abbiamo osservato il panorama degli insegnamenti impartiti da Dio ai Suoi figli in tutte le principali dispensazioni evangeliche.4

In ogni dispensazione abbiamo visto uno schema familiare. Dio restaura o rivela il vangelo di Gesù Cristo attraverso i Suoi profeti. Le persone seguono i profeti e sono grandemente benedette. A lungo andare, però, alcuni smettono di ascoltare le parole dei profeti e si allontanano dal Signore e dal Suo vangelo. Questo è ciò che chiamiamo apostasia. Il Vangelo fu rivelato per la prima volta ad Adamo, ma alcuni dei figli di Adamo ed Eva si allontanarono dal Signore cadendo nell’apostasia.5 Vediamo ripetersi lo schema della restaurazione e dell’apostasia nelle dispensazioni di Enoc, Noè, Abrahamo, Mosè e altri.

Adesso, oggi, viviamo nella dispensazione della pienezza dei tempi.6 È la sola dispensazione che non terminerà con un’apostasia.7 Questa è la dispensazione che introdurrà la Seconda Venuta del Salvatore Gesù Cristo e il Suo regno millenario.

Quindi, che cosa c’è di diverso in questa dispensazione? Che cosa ci ha offerto il Signore oggi, in particolare per la nostra epoca, per aiutarci ad avvicinarci al Salvatore e a non allontanarci mai da Lui?

Una risposta che mi viene in mente è rappresentata dalle Scritture, e in particolare dal Libro di Mormon – Un altro testamento di Gesù Cristo.

Anche se Dio ha promesso che non ci sarà mai un’altra apostasia generale, dobbiamo essere attenti e vigili per evitare un’apostasia personale, ricordando, come ha insegnato il presidente Russell M. Nelson, che “ognuno di noi è responsabile della propria crescita spirituale”8. Studiare il Libro di Mormon, come stiamo facendo quest’anno, ci avvicina sempre di più al Salvatore — e ci aiuta a rimanere vicini a Lui.

Lo chiamiamo “studio”, ed è corretto perché implica un impegno. Non sempre, però, abbiamo bisogno di imparare qualcosa di nuovo. A volte leggere il Libro di Mormon serve solo a sentirsi in contatto con Dio oggi — a nutrire l’anima, a rafforzarsi spiritualmente prima di affrontare il mondo o a trovare la guarigione dopo una giornata difficile nel mondo.

Studiamo le Scritture in modo che lo Spirito Santo, il grande insegnante, possa rendere più profonda la nostra conversione al Padre Celeste e a Gesù Cristo e aiutarci a diventare più simili a Loro.9

Tenendo a mente questi pensieri, potremmo considerare: “Che cosa ci ha insegnato lo Spirito Santo questa settimana durante lo studio del Libro di Mormon?” e “In che modo questo ci avvicina di più al Salvatore?”.

Queste sono buone domande per il nostro studio delle Scritture a casa. Sono anche ottime domande per iniziare una lezione domenicale in chiesa. Miglioriamo il nostro insegnamento in chiesa la domenica migliorando il nostro apprendimento a casa durante la settimana. “Pertanto”, nelle nostre classi domenicali, “colui che predica e colui che riceve si comprendono l’un l’altro, ed entrambi sono edificati e gioiscono insieme”.10

Ecco alcuni versetti che lo Spirito ha impresso nella mia mente durante lo studio del Libro di Mormon di questa settimana:

  • Nefi incaricò Giacobbe di “preservare queste tavole e tramandarle […] di generazione in generazione. E se vi fossero [state] predicazioni che fossero sacre, o rivelazioni […], o profezie”, Giacobbe avrebbe dovuto “[inciderle] su queste tavole, […] per il bene del [loro] popolo”11.

  • In seguito Giacobbe attestò: “Noi investighiamo [le Scritture]; e avendo tutte queste testimonianze, otteniamo una speranza, e la nostra fede diviene incrollabile”12.

Questi versetti mi hanno fatto ricordare ciò che Nefi aveva detto in precedenza sulle tavole di bronzo:

“Avevamo ottenuto gli annali […]; e li avevamo esaminati e trovato che […] erano di grandissimo valore per noi, tanto che avremmo potuto preservare i comandamenti del Signore per i nostri figlioli.

Pertanto era nella saggezza del Signore che li portassimo con noi, nel nostro viaggio nel deserto verso la terra di promessa”.13

Ora, se avere le Scritture era saggio per Lehi e la sua famiglia, è altrettanto saggio per noi oggi. Il grande valore e il potere spirituale delle Scritture restano immutati nella nostra vita di oggi.

Non c’è mai stato un popolo nella storia che abbia avuto accesso al Libro di Mormon e alle altre Scritture come noi oggi.14 Sì, Lehi e la sua famiglia ebbero la benedizione di portare con loro le tavole di bronzo, ma non ne avevano una copia per ogni tenda! La copia più importante del Libro di Mormon è la nostra copia personale. È la copia che leggiamo.

Attraverso la visione dell’albero della vita, Lehi ci ha insegnato l’importanza dell’esperienza personale con l’amore di Dio. Dopo aver mangiato il frutto, Lehi vide sua moglie Saria e i suoi figli Nefi e Sam poco lontano.

“Essi se ne stavano come se non sapessero dove andare”.

Lehi aggiunge: “Feci loro segno; e dissi anche loro a gran voce di venire da me, e di mangiare del frutto che era desiderabile più d’ogni altro frutto.

E […] vennero da me e mangiarono essi pure del frutto”.15

Amo l’esempio di genitorialità consapevole fornito da Lehi. Saria, Nefi e Sam conducevano una vita buona e retta. Il Signore aveva però qualcosa di meglio, qualcosa di più dolce per loro. Loro non sapevano dove trovarlo, ma Lehi sì. Quindi li chiamò “a gran voce” perché raggiungessero l’albero della vita e ne mangiassero personalmente il frutto. La sua indicazione era chiara. Non avrebbero potuto esserci fraintendimenti.

Io sono il prodotto di uno stile di genitorialità consapevole simile.16 Quando ero piccolo, avrò avuto 11 o 12 anni, mia madre mi ha chiesto: “Mark, sai personalmente, per mezzo dello Spirito Santo, che il Vangelo è vero?”.

La sua domanda mi ha sorpreso. Avevo sempre cercato di essere un “bravo ragazzo” e pensavo che tanto bastasse. Mia madre, però, come Lehi, sapeva che serviva qualcosa di più. Avevo bisogno di agire e di sapere personalmente.

Le ho detto che non avevo ancora fatto quell’esperienza. Non sembrava affatto sorpresa dalla mia risposta.

Poi mi ha detto qualcosa che non ho mai dimenticato. Ricordo ancora oggi le sue parole: “Il Padre Celeste vuole che tu sappia personalmente. Ma devi impegnarti seriamente. Devi leggere il Libro di Mormon e pregare per saperlo tramite lo Spirito Santo. Il Padre Celeste risponderà alle tue preghiere”.

Beh, non avevo mai letto il Libro di Mormon prima di allora. Non pensavo di essere abbastanza grande per farlo. Ma mia madre sapeva bene che non era così.

La sua domanda ha acceso in me il desiderio di sapere personalmente.

Così, ogni sera, nella cameretta che condividevo con due dei miei fratelli, accendevo la luce sopra il mio letto e leggevo un capitolo del Libro di Mormon. Poi, spegnendo la luce, scivolavo fuori dal letto e mi inginocchiavo a pregare. Pregavo con più sincerità e con maggior desiderio di quanto avessi mai fatto prima. Chiedevo al Padre Celeste di confermarmi per favore la veridicità del Libro di Mormon.

Dal momento in cui ho iniziato a leggere il Libro di Mormon, ho sentito che il Padre Celeste era consapevole del mio impegno. E sentivo di essere importante per Lui. Mentre leggevo e pregavo, sentimenti di benessere e pace scendevano su di me. Capitolo dopo capitolo, la luce della fede si faceva sempre più intensa nella mia anima. Col tempo, mi sono reso conto che quei sentimenti erano conferme della verità da parte dello Spirito Santo.17 Sono giunto alla consapevolezza personale della veridicità del Libro di Mormon e del fatto che Gesù Cristo è il Salvatore del mondo. Quanto sono grato per l’invito ispirato di mia madre.

Quell’esperienza di lettura del Libro di Mormon quand’ero un ragazzo ha dato il via a un modello di studio delle Scritture che continua a benedirmi ancora oggi. Tuttora leggo il Libro di Mormon e mi inginocchio in preghiera. E lo Spirito Santo ne conferma di continuo le verità.

Nefi l’ha spiegato bene. È nella saggezza del Signore che portiamo con noi le Scritture per tutta la vita. Il Libro di Mormon è la “chiave di volta” che rende questa dispensazione diversa da tutte le dispensazioni precedenti. Se studiamo il Libro di Mormon e seguiamo il profeta vivente, non ci sarà alcuna apostasia personale nella nostra vita.18

L’invito a raggiungere l’albero della vita tenendosi stretti alla parola di Dio non è solo un invito di Lehi alla sua famiglia, e non è solo un invito di mia madre per me a leggere il Libro di Mormon e a pregare al riguardo. È anche un invito del nostro profeta, il presidente Russell M. Nelson, rivolto a ciascuno di noi.

“Vi prometto che, se studierete il Libro di Mormon con spirito di preghiera ogni giorno, farete scelte migliori ogni giorno. Prometto che se mediterete su ciò che studiate, le cateratte del cielo si apriranno e riceverete le risposte alle vostre domande e guida per la vostra vita”.19

La mia preghiera è che quest’anno la lettura del Libro di Mormon sia una gioia e una benedizione per ciascuno di noi e che ci avvicini sempre di più al Salvatore.

Il Padre Celeste vive. Gesù Cristo è il nostro Salvatore e Redentore. Il Libro di Mormon contiene le Sue parole e trasmette il Suo amore. Il presidente Russell M. Nelson è il profeta vivente del Signore sulla terra oggi. So che queste cose sono vere grazie alla testimonianza confermativa dello Spirito Santo, che ho ricevuto per la prima volta leggendo il Libro di Mormon da ragazzo. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Dottrina e Alleanze 64:33.

  2. “I nuovi corsi di studio integrati incentrati sulla casa e sostenuti dalla Chiesa hanno il potenziale di sprigionare il potere della famiglia, nella misura in cui ciascuna famiglia si impegna coscienziosamente e attentamente fino in fondo a trasformare la propria casa in un santuario di fede. Prometto che, se lavorerete diligentemente per ristrutturare la vostra casa affinché diventi un centro di apprendimento del Vangelo, col tempo i vostri giorni del Signore saranno veramente una delizia. I vostri figli saranno emozionati di imparare e di mettere in pratica gli insegnamenti del Salvatore, e l’influenza dell’avversario nella vostra vita e nella vostra casa diminuirà. I cambiamenti nella vostra famiglia saranno notevoli e vi fortificheranno” (Russell M. Nelson, “Diventare santi degli ultimi giorni esemplari”, Liahona, novembre 2018, 113–114).

  3. “In verità, in verità ti dico: Ti impartirò del mio Spirito, che illuminerà la tua mente, che riempirà la tua anima di gioia” (Dottrina e Alleanze 11:13).

  4. “Le dispensazioni sono periodi di tempo durante i quali il Signore ha almeno un Suo servitore autorizzato sulla terra che detiene il santo sacerdozio e le chiavi, e che ha il mandato divino di dispensare il Vangelo agli abitanti della terra” (Argomenti e domande, “Dispensazioni”, Biblioteca evangelica).

  5. Vedere Mosè 5:12–16.

  6. Il profeta Daniele vide i nostri giorni, la nostra dispensazione, quando interpretò il sogno di Nabucodonosor. La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è la pietra di quel sogno, che si è staccata dal monte senza opera di mano e avanza per riempire tutta la terra (vedere Daniele 2:34–35, 44–45; Dottrina e Alleanze 65:2).

  7. “Dio Padre e Gesù Cristo chiamarono Joseph Smith come profeta di questa dispensazione. Tutti i poteri divini delle dispensazioni precedenti dovevano essere restaurati mediante lui. Questa dispensazione della pienezza dei tempi non sarebbe stata limitata come durata e diffusione; non sarebbe terminata con un’apostasia e avrebbe riempito il mondo” (Russell M. Nelson, “Il raduno della dispersa Israele”, Liahona, novembre 2006, 80).

  8. Russell M. Nelson, “Discorso d’apertura”, Liahona, novembre 2018, 8.

  9. Vedere “Il nostro obiettivo è la conversione”, Vieni e seguimi – Per la casa e la chiesa: Il Libro di Mormon 2024, v.

  10. Dottrina e Alleanze 50:22; vedere anche i versetti 17–21.

  11. Giacobbe 1:3–4.

  12. Giacobbe 4:6.

  13. 1 Nefi 5:21–22.

  14. È stato recentemente annunciato che in questa dispensazione sono state distribuite 200 milioni di copie del Libro di Mormon. È davvero notevole. Il Libro di Mormon è stato finora tradotto in 113 lingue, e 17 nuove traduzioni sono in corso. Che benedizione avere il Libro di Mormon in formato cartaceo, digitale, audio, video e in altri formati ancora. (Vedere Ryan Jensen, “Church Distributes 200 Millionth Copy of the Book of Mormon”, Church News, Dec. 29, 2023, thechurchnews.com.)

  15. 1 Nefi 8:14–16; enfasi aggiunta.

  16. “L’influenza spirituale più potente nella vita di un bambino è l’esempio retto di genitori e nonni amorevoli che osservano fedelmente le loro sacre alleanze. I genitori consapevoli insegnano ai loro figli la fede nel Signore Gesù Cristo, in modo che anche loro ‘possano sapere a quale fonte possono rivolgersi per la remissione dei loro peccati’ [2 Nefi 25:26]. Osservare le alleanze con noncuranza e incostanza porta a vittime spirituali. Il danno spirituale è spesso maggiore per i nostri figli e [i nostri] nipoti” (Kevin W. Pearson, “Siete ancora disposti?”, Liahona, novembre 2022, 69).

  17. Vedere Dottrina e Alleanze 6:22–24.

  18. Il profeta Joseph Smith dichiarò: “Ho detto ai fratelli che il Libro di Mormon è il più giusto di tutti i libri sulla terra e la chiave di volta della nostra religione, e che un uomo si avvicina di più a Dio obbedendo ai suoi precetti che a quelli di qualsiasi altro libro” (nell’introduzione del Libro di Mormon).

  19. Russell M. Nelson, “Il Libro di Mormon: come sarebbe la vostra vita senza?”, Liahona, novembre 2017, 62.