Il nostro buon vicino

Immagine

Russell M. Nelson che falcia un prato mentre un vicino lo osserva

Illustrazione di Dilleen Marsh

Quando io e la mia famiglia ci siamo trasferiti con mia suocera Effie Dean Rich, che era rimasta vedova, uno dei nostri vicini di casa era l’anziano Russell M. Nelson, chiamato nel Quorum dei Dodici Apostoli alcuni anni prima.

Durante il periodo in cui siamo stati vicini di casa, ci piaceva aiutare l’anziano Nelson e la sua prima moglie Dantzel con i loro lavori, e loro erano felici di aiutarci con i nostri, uno dei quali fu la trasformazione di un fossato presente nel nostro cortile in un’area amena, con muretti di delimitazione, passerelle, scale e piante. Per contro, quando l’anziano Nelson si trovava lontano da casa per svolgere un incarico nella Chiesa, aiutavamo la sorella Nelson con tutto ciò di cui lei aveva bisogno.

Dopo che il fossato fu sistemato, mio nipote e la sua futura sposa chiesero di tenere il ricevimento di nozze in quell’area e in giardino. Programmarono perciò di venire a darci una mano per gli ultimi ritocchi prima dell’evento.

Il tempo, però, fu tiranno. Erano troppo occupati e non riuscirono a venire. Il giorno della celebrazione, mi svegliai alle sei di mattina di pessimo umore. Mi alzai, presi il secchio e le cesoie e scesi i 58 gradini che conducevano in fondo al fossato. Mentre stavo risalendo le scale per potare l’edera inglese, iniziai a sentirmi più tranquillo. Verso le 8:00, sentii il rumore di un tosaerba nel giardino anteriore della casa. Interruppi il mio lavoro per vedere che cosa stava succedendo.

Quando arrivai in giardino, l’anziano Nelson aveva finito di falciare il suo prato e ora si stava occupando del mio.

“Non c’è bisogno che lo faccia”, gli dissi.

“Sì, Grant” rispose, “oggi devo farlo per te”.

L’anziano Nelson sapeva come ascoltare il Padre Celeste. Quel giorno, Dio sapeva che avevo bisogno di aiuto.

Quell’esperienza mi ha trasformato. Da quel momento, nelle nostre preghiere quotidiane io e mia moglie iniziammo a chiedere di poterci accorgere di chi, attorno a noi, avesse bisogno del nostro aiuto.

Anni prima, in un’altra stagione dell’anno, mio suocero, John P. Rich, uscì per spalare la neve dal marciapiede. L’anziano Nelson, tuttavia, lo aveva preceduto. John tornò in casa e scrisse questa poesia:

Ancora oggi, siamo grati per il nostro buon vicino.