Giovanni vede che la Babilonia spirituale, o il mondo malvagio, combatterà contro l’Agnello di Dio e che l’Agnello trionferà sul male. I santi vengono chiamati a uscire dalla Babilonia spirituale e le persone rette e pure saranno invitate alla cena delle nozze dell’Agnello. Giovanni vede Gesù Cristo venire con grande potere a distruggere coloro che combattono contro di Lui.
Giovanni prevede la distruzione della Babilonia spirituale
Scrivi alla lavagna la seguente dichiarazione dell’anziano Lynn G. Robbins dei Settanta e invita uno studente a leggerla ad alta voce. (Questa dichiarazione si trova in “Avoid It” [riunione della Brigham Young University, 17 settembre 2013], 1, speeches.byu.edu).
“È più facile evitare la tentazione che resistere alla tentazione” (anziano Lynn G. Robbins).
Perché, secondo voi, è più facile evitare la tentazione che resistervi?
Che cosa può succedere se ci mettiamo in situazioni in cui dobbiamo costantemente resistere alla tentazione?
Invita gli studenti a individuare, mentre studieranno Apocalisse 17–18, una verità che possa aiutarli a sapere come evitare molte delle tentazioni e dei peccati del mondo.
Ricorda agli studenti che Giovanni vide in visione sette angeli che avrebbero riversato piaghe sui malvagi negli ultimi giorni (vedi Apocalisse 16). Invita uno studente a leggere ad alta voce Apocalisse 17:1. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che uno dei sette angeli disse che avrebbe mostrato a Giovanni.
Che cosa avrebbe mostrato l’angelo a Giovanni?
Invita gli studenti a leggere in silenzio Apocalisse 17:15 e a individuare cosa rappresentano le molte acque.
Secondo il versetto 15, che cosa rappresentano le molte acque su cui è seduta la donna? (Le persone e le nazioni su cui essa ha potere e influenza [vedi anche 1 Nefi 14:11]).
Invita alcuni studenti a leggere a turno ad alta voce Apocalisse 17:2–6. Chiedi alla classe di seguire, individuando le parole e le frasi che descrivono la donna e la sua influenza sul mondo.
Quali parole e frasi descrivono la donna?
Secondo il versetto 2, come viene descritta l’influenza della donna sui governanti e sui popoli della terra?
Che cosa rappresenta, secondo voi, la donna ebbra del sangue dei santi e dei martiri nel versetto 6? (In tutte le epoche storiche, molti giusti sono caduti per mano di persone malvagie e il linguaggio delle Scritture suggerisce che l’uccisione dei giusti produce un effetto inebriante sui carnefici).
Spiega che la bestia descritta nel versetto 3 può rappresentare Roma al tempo di Giovanni e anche le nazioni e i regni corrotti degli ultimi giorni (vedi Apocalisse 17:8–13).
Chiedi agli studenti di riflettere su chi o cosa rappresenta la donna descritta nei versetti 1–6. Invita gli studenti a leggere in silenzio Apocalisse 17:18 e a individuare che cosa rappresenta la donna.
Secondo il versetto 18, che cosa rappresenta la donna?
Spiega che la “gran città” (versetto 18) si riferisce alla Babilonia spirituale (vedi DeA 133:14). A causa della mondanità e della corruzione dell’antica Babilonia e poiché essa fu un luogo in cui vennero tenuti prigionieri i figli di Israele, Babilonia è spesso utilizzata in senso figurato nelle Scritture per rappresentare il peccato, la mondanità, l’influenza del diavolo sulla terra e la prigionia spirituale (vedi anche 1 Nefi 13:1–9; 14:9–10).
Scrivi alla lavagna: La donna = Babilonia o la malvagità del mondo
Invita gli studenti a leggere in silenzio Apocalisse 17:14 e a individuare contro chi combatterà Babilonia. Chiedi agli studenti di riferire ciò che hanno scoperto.
Quale sarà l’esito di questa guerra? (Dopo che gli studenti avranno risposto, scrivi la seguente verità alla lavagna: Negli ultimi giorni, Gesù Cristo vincerà la malvagità del mondo).
In che modo il fatto di conoscere questa verità vi aiuta in quanto seguaci di Gesù Cristo?
Riassumi Apocalisse 18:1–3 spiegando che un altro angelo annunciò la caduta della malvagia Babilonia.
Invita uno studente a leggere ad alta voce Apocalisse 18:4. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che il Salvatore chiese al Suo popolo di fare.
Che cosa il chiese Salvatore al Suo popolo?
Quali sono i motivi per i quali il Signore indicò al Suo popolo di lasciare Babilonia? (Evitare i peccati del mondo e le piaghe o i giudizi che avrebbero colpito i malvagi).
Quale verità possiamo individuare nell’ordine che il Signore diede al Suo popolo di allontanarsi dalla malvagità del mondo? (Gli studenti possono usare parole diverse, ma assicurati che individuino una verità simile a questa: Allontanarci dalla malvagità del mondo può aiutarci ad evitare il peccato e i giudizi che colpiranno i malvagi negli ultimi giorni. Puoi suggerire agli studenti di evidenziare le parole contenute nel versetto 4 che insegnano questo principio).
Dividi gli studenti in gruppi da due a quattro persone. Distribuisci il seguente questionario a ciascun gruppo e incarica gli studenti di analizzarne le domande con il loro gruppo:
Nuovo Testamento – Manuale per l’insegnante di Seminario: Lezione 158
In che modo il vangelo restaurato di Gesù Cristo ci aiuta ad allontanarci dalla malvagità del mondo?
Che cosa possiamo fare per allontanarci dalla malvagità del mondo pur continuando ad amare, a interagire e a vivere accanto a coloro che non condividono le nostre norme?
In che modo allontanarvi da influenze e pratiche malvagie ha aiutato voi o altre persone che conoscete ad evitare alcune delle tentazioni e dei peccati del mondo?
Dopo aver concesso abbastanza tempo, chiedi agli studenti di riferire alla classe quello di cui hanno discusso con il loro gruppo. Invita gli studenti a scrivere su un foglio (1) le cattive influenze o pratiche da cui devono allontanarsi e (2) come lo faranno. Esortali a conservare il foglio in un luogo in cui possano consultarlo spesso e incoraggiali a mettere in pratica quello che hanno scritto.
Riassumi Apocalisse 18:5–24 spiegando che Giovanni vide la caduta della malvagia Babilonia e la sofferenza dei suoi sostenitori.
Giovanni vede Gesù Cristo venire in grande potere a distruggere coloro che combattono contro di Lui
Mostra agli studenti l’immagine di una sposa e uno sposo. Chiedi agli studenti quale sarebbe, secondo loro, il più bel dono da fare al loro futuro coniuge nel giorno del matrimonio. Dopo che gli studenti avranno risposto, leggi la seguente dichiarazione dell’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli:
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Anziano Jeffrey R. Holland
“Il giorno del vostro matrimonio il più bel dono che potrete fare al vostro compagno o alla vostra compagna per l’eternità è la vostra purezza e la vostra dignità di avere tale purezza in cambio” (“La purezza personale”, La Stella, gennaio 1999, 91).
Perché, secondo voi, la vostra purezza è il dono più bello che potreste fare al vostro compagno o alla vostra compagna il giorno del matrimonio?
Spiega che Apocalisse 19 contiene un’analogia con il matrimonio utilizzata per descrivere la seconda venuta del Salvatore. Riassumi Apocalisse 19:1–6 spiegando che Giovanni vide che i giusti loderanno Dio per i Suoi giudizi contro i malvagi.
Invita uno studente a leggere ad alta voce Apocalisse 19:7. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a quale matrimonio l’angelo annunciò a Giovanni.
Quale matrimonio annunciò l’angelo a Giovanni?
Che cosa apprese Giovanni sulla moglie dell’Agnello?
Spiega che le “nozze dell’Agnello” (Apocalisse 19:7) si riferisce alla seconda venuta del Salvatore. Invita uno studente a leggere ad alta voce la seguente dichiarazione dell’anziano Bruce R. McConkie del Quorum dei Dodici Apostoli. Chiedi alla classe di prestare attenzione a chi è la sposa dell’Agnello.
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Anziano Bruce R. McConkie
“In questa dispensazione, lo Sposo, che è l’Agnello di Dio, arriverà per reclamare la sua sposa, che è la Chiesa composta dai santi fedeli che hanno atteso il Suo ritorno” (Mormon Doctrine, seconda edizione [1966], 469).
Per quali motivi il matrimonio costituisce un simbolo adatto a indicare il nostro rapporto di alleanza con Gesù Cristo? (Potresti spiegare che il matrimonio è un rapporto che richiede fedeltà, sacrificio, amore, impegno e fiducia).
Invita uno studente a leggere ad alta voce Apocalisse 19:8–9. Chiedi alla classe di seguire, individuando ciò che i santi possono fare per prepararsi alla seconda venuta del Salvatore. Potresti spiegare che il lino bianco può simboleggiare la santità, la purezza e la rettitudine.
Come simboleggiato dalla veste della sposa dell’Agnello, che cosa dobbiamo fare per essere pronti alla venuta del Signore Gesù Cristo? (Dopo che gli studenti avranno risposto, scrivi il seguente principio alla lavagna: Se ci manterremo puri e retti, saremo pronti per la venuta del Signore Gesù Cristo).
Spiega che l’espressione le è stato dato [versetto 8], significa che “le è stato concesso”, poiché essere purificati dal peccato e resi giusti è un dono di Dio.
Che cosa ha fatto Dio per darci modo di essere purificati dal peccato e diventare retti?
Perché, secondo voi, essere purificati e retti sarà uno dei doni più belli che potremo offrire al Salvatore quando tornerà?
Invita gli studenti a leggere in silenzio Apocalisse 19:10, prestando attenzione a come Giovanni reagì dopo aver ascoltato le parole dell’angelo. Chiedi agli studenti di riferire ciò che hanno scoperto.
Secondo le parole dell’angelo, che cosa possedevano Giovanni e gli altri servitori di Dio? (La testimonianza di Gesù, che è lo spirito di profezia).
Spiega che lo “spirito della profezia” (versetto 10) si riferisce al dono della rivelazione e dell’ispirazione che viene da Dio e che consente di ricevere e riferire la Sua parola (vedi Guida alle Scritture, “Profetizzare, profezia”, scriptures.lds.org).
Come può prepararsi per la Seconda Venuta una persona che possiede una testimonianza di Gesù?
Invita alcuni studenti a leggere a turno ad alta voce Apocalisse 19:11–16 e Traduzione di Joseph Smith, Apocalisse 19:15 [nella Guida alle Scritture]. Chiedi alla classe di seguire, individuando le parole e le frasi che descrivono la seconda venuta del Salvatore. Chiedi agli studenti di riferire ciò che hanno scoperto.
Spiega che il cavallo bianco citato nel versetto 11 è simbolo di conquista e di vittoria. Il Salvatore verrà a sconfiggere il peccato e la malvagità.
Secondo il versetto 13, come vengono descritti i vestiti del Salvatore? (Spiega che la frase “veste tinta di sangue” significa che i Suoi vestiti saranno color sangue. Questo colore simboleggia la distruzione dei malvagi che avverrà al momento della Sua venuta [vedi DeA 133:46–51] e può anche ricordarci le sofferenze che Egli provò durante la Sua Espiazione).
Spiega che la traduzione di Joseph Smith di Apocalisse 19:15 chiarisce che Giovanni vide che al momento della venuta del Salvatore come Re dei Re e Signore dei Signori, Egli avrebbe governato le nazioni con la parola di Dio. Riassumi Apocalisse 19:17–21 spiegando che la traduzione di Apocalisse 19:18 fatta da Joseph Smith chiarisce che Giovanni vide la distruzione degli uomini che combattevano contro l’Agnello di Dio (vedi Joseph Smith Translation, Revelation 19:18).
Concludi chiedendo agli studenti di pensare a cosa possono fare per essere pronti alla venuta di Gesù Cristo. Esortali ad agire in base ai suggerimenti che ricevono.
La visione di Giovanni di Babilonia è molto simile a quella di Nefi della chiesa grande e abominevole, o chiesa del diavolo (vedi 1 Nefi 13–14). L’anziano Bruce R. McConkie del Quorum dei Dodici Apostoli insegnò:
“Babilonia la grande è la chiesa del diavolo; è il mondo con tutto il suo male e la sua carnalità; è qualunque organizzazione di questo tipo, sorta e forma — sia essa religiosa, civica, politica, di mutuo soccorso o di altro tipo — che sposa una filosofia o promuove una causa che allontana gli uomini dalla salvezza e li spinge verso i regni di minore gloria nel mondo eterno” (Doctrinal New Testament Commentary, 3 voll. [1966–1973], 3:558).
Apocalisse 18:4. “Uscite da [Babilonia,] non siate partecipi de’ suoi peccati”
L’anziano Richard G. Scott del Quorum dei Dodici Apostoli insegnò ciò che i membri della Chiesa possono fare per vivere nel mondo senza essere contaminati dai suoi mali:
“Buona parte del mondo è sommersa da un fiume in piena di corruzione morale, con l’abbandono della virtù, [della] rettitudine, [dell’]integrità personale, [del] matrimonio tradizionale e [della] vita familiare. […]
Nonostante le sacche di malvagità, il mondo nel suo complesso è maestosamente bello, pieno di molte persone buone e sincere. Dio ha fornito un modo di vivere in questo mondo senza essere contaminati dalle pressioni degradanti che gli agenti del male diffondono in esso. Voi potete condurre un’esistenza virtuosa, produttiva, retta seguendo il piano di protezione ideato dal vostro Padre Celeste: il Suo piano di felicità” (“Come vivere bene in mezzo al male sempre crescente”, Liahona, maggio 2004, 100).
Il profeta Joseph Smith affermò che i giusti non saranno risparmiati da tutte le tribolazioni e le sofferenze associate ai giudizi che colpiranno i malvagi:
“È un errore credere che i santi sfuggiranno ad ogni castigo mentre i malvagi soffriranno, perché tutta la carne è soggetta a soffrire e ‘i santi difficilmente sfuggiranno’ […]. Molti giusti però cadranno vittime di malattie, pestilenze, eccetera, a causa delle debolezze della carne, ma si salveranno nel regno di Dio” (in History of the Church, 4:11).
La “cena delle nozze dell’Agnello” (Apocalisse 19:9) è un riferimento simbolico alla seconda venuta di Gesù Cristo. Il profeta Joseph Smith insegnò:
“Coloro che osservano i comandamenti del Signore e che camminano secondo la Sua legge sino alla fine [sono] i soli individui cui sarà permesso di sedersi a quel glorioso banchetto. […]
Riflettete per un momento, fratelli [e sorelle], e chiedetevi se […] vi considerereste degni di avere un seggio al banchetto nuziale” (Insegnamenti dei presidenti della Chiesa – Joseph Smith [2007], 171–172).
A proposito della veste rossa che il Salvatore indosserà alla Sua seconda venuta, l’anziano Neal A. Maxwell del Quorum dei Dodici Apostoli disse:
“Avendo sanguinato da ogni poro, quanto doveva essere colorata di rosso la Sua veste nel Getsemani! Quanto purpureo il suo mantello!
Non stupiamoci quindi se quando Cristo verrà, in potere e gloria, sarà vestito di rosso in reminiscenza di ciò (vedi DeA 133:48) per indicare non soltanto una giusta ira, ma anche per ricordarci quanto Egli soffrì per ognuno di noi nel Getsemani e sul Calvario!” (“‘A chi vince… come anch’io ho vinto’”, La Stella, luglio 1987, 65).