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Lezione 2: Il piano di salvezza


Lezione 2

Il piano di salvezza

Introduzione

Il presidente Boyd K. Packer del Quorum dei Dodici Apostoli disse agli insegnanti di Seminario di fare, all’inizio di ogni anno, una breve presentazione del piano di salvezza:

“Una breve presentazione del ‘piano di salvezza’ […], se data proprio all’inizio e se rivista occasionalmente, sarà di valore inestimabile per i vostri studenti” (“The Great Plan of Happiness” [discorso tenuto agli insegnanti del Sistema Educativo della Chiesa, 10 agosto 1993], si.lds.org; vedi anche Teaching Seminary: Preservice Readings [Church Educational System manual, 2004], 68–74).

Questa lezione fornisce una breve panoramica del piano di salvezza e si focalizza sul ruolo centrale di Gesù Cristo e sulla Sua Espiazione all’interno di tale piano.

Suggerimenti per insegnare

Il ruolo di Gesù Cristo nella vita preterrena

Come parte del pensiero spirituale, potresti invitare gli studenti a cantare la prima e la quarta strofa dell’inno “Credo in Te, Gesù” (Inni, 80), o un altro inno sul Salvatore. Inizia la lezione chiedendo agli studenti:

  • Come rispondereste se qualcuno vi chiedesse perché Gesù Cristo è importante per voi?

Spiega agli studenti che nella lezione di oggi impareranno quale sia il ruolo di Gesù Cristo nel piano di salvezza del Padre Celeste. Invitali a ricercare delle verità, durante il loro studio di oggi, che li aiuteranno a rafforzare la loro fede in Gesù Cristo.

Copia la seguente tabella alla lavagna. Potresti anche farne delle copie da distribuire agli studenti (se distribuirai delle copie, chiedi agli studenti di compilare la loro tabella man mano che completi la tabella alla lavagna).

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copia, tabella su Gesù Cristo

Gesù Cristo è la figura centrale del piano del Padre Celeste

Nuovo Testamento – Manuale per l’insegnante di Seminario: lezione 2

Vita preterrena

Vita terrena

Vita dopo la morte

Sottolinea che il piano del Padre Celeste consiste di tre fasi principali: (1) la nostra vita preterrena, che ha preceduto la nostra nascita fisica; (2) la nostra vita sulla terra; e (3) la nostra vita dopo la morte, che seguirà la nostra morte fisica.

Invita uno studente a leggere a voce alta la seguente dichiarazione, chiedendo alla classe di prestare attenzione alle limitazioni a cui eravamo soggetti nella vita preterrena:

“Prima di nascere sulla terra vivevamo come figli di spirito del nostro Padre Celeste. Non eravamo, tuttavia, come il Padre Celeste, né saremmo mai potuti diventare come Lui e godere di tutte le benedizioni di cui Egli gode senza vivere sulla terra con un corpo fisico.

L’intero scopo di Dio — la Sua opera e la Sua gloria — è di metterci in grado di godere di tutte le Sue benedizioni. Egli ha fornito un piano perfetto per raggiungere il Suo scopo. Noi abbiamo compreso e accettato questo piano prima di venire sulla terra. […]

Per progredire e diventare come Dio, ognuno di noi doveva ricevere un corpo ed essere messo alla prova per un certo periodo sulla terra” (Predicare il mio Vangelo – Guida al servizio missionario [2004], 48–49).

  • A quali limitazioni eravamo soggetti nella vita preterrena?

Spiega che, quando il Padre Celeste presentò il Suo piano di felicità, noi apprendemmo che era necessario un salvatore per poterlo attuare. Lucifero, uno dei figli di spirito del Padre Celeste, si ribellò contro il piano del Padre Celeste. Egli divenne noto come Satana, un termine ebraico che significa “avversario”.

Invita uno studente a leggere a voce alta Mosè 4:1–3. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che Satana pretendeva dal Padre Celeste.

  • Che cosa pretendeva Satana dal Padre Celeste?

  • Secondo il versetto 2, che cosa disse il Padre Celeste di Gesù Cristo?

  • Perché Gesù Cristo fu scelto? (Dopo la risposta degli studenti, scrivi alla lavagna la seguente verità sotto Vita preterrena: Gesù Cristo fu scelto nella vita preterrena per essere il Redentore dell’umanità).

Spiega che, dopo essere stato scelto per dare attuazione al piano di salvezza del Padre Celeste, Gesù Cristo creò questa terra dove noi avremmo potuto ottenere un corpo fisico e maturare esperienza terrena.

Chiedi a uno studente di leggere a voce alta Ebrei 1:1–2 e invita la classe a seguire, cercando quale fu il ruolo di Gesù Cristo nella creazione della terra.

  • Quale fu il ruolo di Gesù Cristo nella creazione della terra? (Sotto Vita preterrena, scrivi alla lavagna la seguente dottrina: Sotto la direzione del Padre Celeste, Gesù Cristo creò la terra).

Invita gli studenti a riflettere sulla bellezza della terra. Potresti mostrare una o più immagini che mostrano la bellezza della terra.

  • Che cosa provate per Gesù Cristo sapendo che Egli creò la terra e milioni di altre terre come questa?

Il ruolo di Gesù Cristo nella vita terrena

Spiega che, durante la vita terrena, siamo soggetti a ulteriori limitazioni o ostacoli che ci impediscono di diventare come il Padre Celeste e di ritornare alla Sua presenza. Invita uno studente a leggere a voce alta la seguente dichiarazione, chiedendo alla classe di prestare attenzione ai due ostacoli che incontriamo nella vita terrena:

“Nella vita terrena siamo in una condizione in cui siamo soggetti sia alla morte fisica sia alla morte spirituale. Dio ha un corpo di carne e ossa perfetto, glorificato e immortale. Per diventare come Dio e ritornare alla Sua presenza, anche noi dobbiamo avere un corpo di carne e ossa perfetto e immortale. Tuttavia, a causa della caduta di Adamo ed Eva, tutte le persone sulla terra hanno un corpo mortale imperfetto e alla fine moriranno. Se non fosse per il Salvatore Gesù Cristo, la morte porrebbe fine a tutte le speranze di un’esistenza futura con il Padre Celeste.

Insieme alla morte fisica, il peccato è un grande ostacolo che ci impedisce di diventare come il nostro Padre Celeste e di ritornare alla Sua presenza. Nella vita terrena spesso cediamo alle tentazioni, violiamo i comandamenti di Dio e pecchiamo. […] Anche se a volte non sembra, il peccato porta sempre all’infelicità. Il peccato provoca sensi di colpa e vergogna. Per via dei nostri peccati, non siamo in grado di ritornare a vivere con il Padre Celeste a meno che prima non siamo perdonati e purificati. […]

Come per la morte fisica, non possiamo superare da soli gli effetti del peccato” (Predicare il mio Vangelo, 50).

Spiega che, prima che Gesù nascesse, un angelo apparve a Giuseppe in sogno, dopo che egli aveva appreso che Maria aspettava un bambino. Invita uno studente a leggere ad alta voce Matteo 1:21. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che l’angelo proclamò a Giuseppe.

  • Che cosa disse l’angelo che Gesù avrebbe fatto? (Dopo le risposte degli studenti, scrivi alla lavagna la seguente dottrina sotto Vita terrena: Gesù Cristo venne per salvarci dai nostri peccati).

  • Che cosa fece Gesù Cristo per consentirci di essere salvati dai nostri peccati?

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Gesù prega nel Getsemani
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La Crocifissione
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Maria e Gesù Cristo risorto

Why Weepest Thou [Perché piangi]? © 2015 di Simon Dewey. Riprodotto per gentile concessione di Altus Fine Art, altusfineart.com.

Mostra l’immagine Gesù prega nel Getsemani, La Crocifissione e Maria e Gesù Cristo risorto (Illustrazioni del Vangelo [2009], 56, 57, 59; vedi anche LDS.org). Ricorda agli studenti che le sofferenze, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo sono considerate, nel loro insieme, l’Espiazione.

  • Che cosa dobbiamo fare per essere salvati dai nostri peccati mediante l’Espiazione di Gesù Cristo? (Vedi Atti 2:38).

Il ruolo di Gesù Cristo nella vita dopo la morte

Chiedi agli studenti di pensare a un defunto. Dopo qualche istante, domanda:

  • In base alla vostra comprensione del piano di salvezza, dove si trovano coloro che sono morti? (Alla morte, gli spiriti di tutte le persone entrano nel mondo degli spiriti. Per ampliare la comprensione degli studenti, potresti invitare uno di loro a leggere a voce alta Alma 40:11–14).

Mostra l’immagine Il seppellimento di Gesù (Illustrazioni del Vangelo, 58; vedi anche LDS.org). Chiedi a uno studente di leggere a voce alta 1 Pietro 3:18–20; 4:6, quindi chiedi:

  • Che cosa fece Gesù Cristo subito dopo la Sua morte?

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Il seppellimento di Gesù

Il seppellimento di Gesù, di Carl Heinrich Bloch. Pubblicato per gentile concessione del National Historic Museum di Fredericksborg a Hillerød, Danimarca. È vietata la riproduzione.

Invita uno studente a leggere ad alta voce Dottrina e Alleanze 138:18–19, 30–32. Chiedi alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che Gesù Cristo fece per permettere che il Vangelo fosse predicato a tutti coloro che si trovano nel mondo degli spiriti.

  • Che cosa fece Gesù Cristo per permettere che il Vangelo fosse predicato a tutti coloro che si trovano nel mondo degli spiriti?

  • In che modo ciò illustra l’amore del Padre Celeste e di Gesù Cristo per tutte le persone?

Fai riferimento all’illustrazione Maria e Gesù Cristo risorto (Illustrazioni del Vangelo, 59; vedi anche LDS.org), poi chiedi alla classe:

  • Che cosa accadde il terzo giorno dopo la morte del Salvatore? (Egli risorse).

  • Che cosa significa risorgere? (Il riunirsi dello spirito e del corpo di una persona, per non essere mai più separati [vedi DeA 138:17]).

Chiedi a uno studente di leggere a voce alta 1 Corinzi 15:20–22. Invita la classe a seguire, prestando attenzione agli effetti che la risurrezione di Gesù Cristo produce su ognuno di noi.

  • Quali effetti produce la risurrezione di Gesù Cristo su ognuno di noi? (Dopo le risposte degli studenti, scrivi la seguente dottrina alla lavagna, sotto Vita dopo la morte: Grazie alla risurrezione di Gesù Cristo, tutte le persone risorgeranno).

Invita uno studente a leggere a voce alta Apocalisse 20:12, dopodiché domanda:

  • Che cosa accadrà a ciascuno di noi dopo la nostra risurrezione?

Spiega che il libro della vita può rappresentare i pensieri e le azioni di una persona, come pure la documentazione sui giusti che è tenuta in cielo (vedi Guida alle Scritture, “Libro della vita”). Sottolinea che noi saremo giudicati non solo in base alle nostre azioni, ma anche secondo i nostri pensieri, le nostre parole e i nostri desideri (vedi Mosia 4:30; Alma 12:14; 41:3; DeA 137:9).

Potresti suggerire agli studenti di scrivere Giovanni 5:22 a margine delle loro Scritture, vicino ad Apocalisse 20:12. Chiedi agli studenti di leggere in silenzio Giovanni 5:22, prestando attenzione a chi ci giudicherà.

  • Chi ci giudicherà? (Dopo le risposte degli studenti, scrivi la seguente dottrina alla lavagna, sotto Vita dopo la morte: Gesù Cristo giudicherà tutta l’umanità).

Ricorda agli studenti che lo scopo ultimo del piano del Padre Celeste è quello di darci l’opportunità di ottenere la vita eterna, o Esaltazione, che vuol dire diventare come il Padre Celeste e vivere per sempre con Lui in famiglie eterne. Potresti mostrare una fotografia della tua famiglia e spiegare perché è importante per te poter vivere per sempre con il Padre Celeste e con la tua famiglia.

Chiedi a uno studente di leggere ad alta voce Giovanni 3:16–17 e alla classe di seguire, prestando attenzione a ciò che dobbiamo fare per ricevere la vita eterna.

  • Che cosa dobbiamo fare per ricevere la vita eterna? (Spiega che credere nel Figliuolo Unigenito significa esercitare la fede in Gesù Cristo e vivere il Suo vangelo, il che prevede ricevere le ordinanze del tempio).

  • Come riassumereste il principio contenuto in Giovanni 3:16? (Dopo le risposte degli studenti, scrivi il seguente principio alla lavagna sotto Vita dopo la morte: Se eserciteremo la fede in Gesù Cristo e vivremo secondo il Suo vangelo, allora potremo ricevere la vita eterna).

Ricorda agli studenti la domanda che hai posto all’inizio della lezione: “Come rispondereste se qualcuno vi chiedesse perché Gesù Cristo è importante per voi?” Chiedi agli studenti di spiegare come potrebbero rispondere più accuratamente a questa domanda usando ciò che hanno appreso oggi. Potresti anche invitare diversi studenti a condividere la propria testimonianza su Gesù Cristo e sul Suo ruolo nel piano del Padre Celeste. Potresti concludere aggiungendo anche la tua testimonianza.

Commenti e informazioni generali

Gesù Cristo fece alleanza di essere il Redentore

Mentre serviva nella presidenza dei Settanta, l’anziano Tad R. Callister ha insegnato che Gesù Cristo fu scelto dal Padre Celeste e che stipulò un’alleanza per compiere l’Espiazione nel piano di salvezza del Padre:

“Nel concilio preterreno il Salvatore strinse alleanza con il Padre di compiere l’Espiazione. John Taylor scrisse: ‘Fu fatta un’alleanza tra Lui e Suo Padre, in cui Egli accettò di espiare i peccati del mondo’ [The Mediation and Atonement (1882), 97], divenendo, così come è scritto, l’Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo’ (Apocalisse 13:8; vedi anche Mosè 7:47)” (The Infinite Atonement [2000], 74).

In Abrahamo 3:27 leggiamo che Gesù espresse la Sua volontà di adempiere al ruolo di redentore quando disse: “Eccomi, manda me”. Nel commentare la dichiarazione di Gesù Cristo, l’anziano Neal A. Maxwell del Quorum dei Dodici Apostoli insegnò:

“Fu uno di quei momenti fatidici in cui poche parole sono meglio di molte. Nessuno, pronunciando così poche parole, si è mai offerto di fare così tanto per così tanti, come fece Gesù quando, umilmente, offrì Se stesso quale riscatto per tutti noi” (Plain and Precious Things [1983], 53).

L’Espiazione di Gesù Cristo ci aiuta a vincere il peccato e la morte

L’anziano M. Russell Ballard, del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato che l’Espiazione di Gesù Cristo ci consente di superare gli effetti della caduta di Adamo ed Eva, come anche gli effetti dei nostri peccati:

“In conseguenza della trasgressione di Adamo, i mortali furono separati da Dio (vedi Romani 6:23) e lo sarebbero rimasti per sempre, a meno che non si fosse trovato un modo per spezzare le catene della morte. Non sarebbe stato facile, poiché occorreva il sacrificio vicario di Uno che fosse senza peccato e che potesse, quindi, prendere su di Sé i peccati di tutto il genere umano.

Nell’antica Gerusalemme, Gesù Cristo compì con coraggio questo sacrificio. […] Gesù, tuttavia, soffrì volontariamente, affinché potessimo tutti avere la possibilità di essere purificati mediante la nostra fede in Lui, il pentimento dei nostri peccati, il battesimo tramite la debita autorità del sacerdozio, la confermazione e il dono purificatore dello Spirito Santo, accettando inoltre tutte le altre ordinanze essenziali” (“L’Espiazione e il valore di una sola anima”, Liahona, maggio 2004, 85).

Gesù Cristo è la figura centrale del piano di salvezza

Il presidente Gordon B. Hinckley attestò l’importanza di Gesù Cristo quale figura centrale del piano di salvezza:

“L’Espiazione [di Gesù Cristo] è il massimo evento nella storia umana. Non c’è nulla che gli si possa paragonare. È il nocciolo del piano di nostro Padre per la felicità dei Suoi figli. Senza di essa, la vita terrena sarebbe una strada senza uscita, senza speranza né futuro” (“Pensieri ispirati”, Liahona, settembre 2007, 6; vedi anche Giovanni 3:16).

Gesù Cristo “ha creato i mondi”

La terra su cui viviamo non è l’unico pianeta creato da Gesù Cristo. Ebrei 1:1–2 ci aiuta a capire che Gesù Cristo, sotto la direzione di Dio Padre, “ha creato i mondi”. Il libro di Mosè rivela che i mondi da Lui creati sono “innumerevoli” (Mosè 1:32–33).