L E Z I O N E 24
NAUVOO SOTTO IL GOVERNO DEGLI APOSTOLI

Manuale dello studente, capitolo 24, pagg. 303–313.

Alla Chiesa fu comandato di fare un solenne proclama del Vangelo al mondo (vedi DeA 124:1–11). Il 6 aprile 1845, dieci mesi dopo la morte di Joseph Smith, i Dodici Apostoli emisero questo proclama e ammonimento al mondo.

Nella conferenza generale di aprile 1980 il presidente Ezra Taft Benson citò alcune parti di questo proclama come segue: «A mano a mano che quest’opera progredisce sul suo cammino e diventa sempre più oggetto di interesse politico–religioso, nessun re o governante o suddito, nessuna comunità o individuo potrà restare neutrale. Tutti alla fine saranno portati a fare una scelta e dovranno schierarsi con il regno di Dio o contro di esso» (vedi La Stella, ottobre 1980, pag. 62).

Considerando la situazione della Chiesa a Nauvoo, perché questo proclama fu al tempo stesso coraggioso e profetico?

Poiché molti studenti possono pensare erroneamente che tutti i santi lasciarono Nauvoo poco dopo il Martirio, spiega che essi invece continuarono a vivere a Nauvoo dal giugno 1844 sino al loro esodo nell’Ovest nel febbraio 1846, ossia per un periodo di quasi due anni. Essi non rinunciarono immediatamente abbandonando ogni cosa. Spiega i seguenti tre campi di attività nei quali i santi lavorarono con vigore durante la loro permanenza di venti mesi a Nauvoo:

• Ci fu una maggiore produzione industriale per fabbricare gli oggetti necessari per il viaggio verso l’Ovest: «Nauvoo fremeva di attività in quei giorni. Gli uomini raccoglievano i carri per ripararli; il rombo delle forge dei fabbri era quasi incessante, e anche durante la notte si sentiva il regolare battito dei magli e il suono delle incudini» (B. H. Roberts, Comprehensive History of the Church, 2:540).

• Ci fu una maggiore attività missionaria nella parte orientale degli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna.

• Ci fu la rinnovata determinazione di completare il tempio. In risposta alla legge della decima gli uomini donavano volontariamente un giorno di lavoro su dieci, e spesso di più, per ultimare la costruzione del tempio.

Spiega l’ironia di quello che stava accadendo ai santi. Durante lo stesso tempo in cui si preparavano a trasferirsi all’Ovest erano anche alacremente impegnati a portare a termine la costruzione del tempio. Quando i nemici della Chiesa osservarono questa maggiore attività attorno al tempio, accrebbero l’opera di oppressione con nuove minacce, che scaturirono infine nella Battaglia di Nauvoo. Perché i santi vollero continuare a lavorare al tempio anche in presenza delle persecuzioni e davanti alla realtà dell’ormai imminente esodo all’Ovest? Quanto sono preziose le ordinanze del tempio? Narra il seguente sogno di Heber C. Kimball, che Brigham Young trascrisse il 2 gennaio 1846:

«Questa mattina l’anziano Heber C. Kimball ha raccontato il seguente sogno. Ieri sera, prima di andare a letto, chiese a Dio di illuminare la sua mente per quanto riguarda il lavoro dell’investitura. Mentre dormiva vide un grande campo di granturco maturo. A lui e a molti altri fu comandato di prendere dei cesti e di raccogliere il granturco il più rapidamente possibile, perché presto sarebbe scoppiata una tempesta che avrebbe impedito il lavoro di mietitura. Gli operai impiegati nella mietitura non prestarono attenzione a queste parole e non si affrettarono come era stato loro comandato, ma egli e l’uomo che aiutava avevano un cesto molto più grande degli altri e raccolsero con tutte le loro forze le pannocchie di granturco più grandi dal campo. Ogni tanto raccoglievano una pannocchia che aveva un lungo stelo ad ogni estremità, ma pochi chicchi sparsi al centro della pannocchia, che erano molto leggeri» (History of the Church, 7:561).

Brigham Young continua per spiegare il significato del sogno: «L’interpretazione del sogno è che il campo rappresentava la Chiesa, il granturco buono rappresentava i santi buoni, il granturco leggero rappresentava i santi leggeri e indifferenti, gli operai sono quelli incaricati di officiare nel tempio, la tempesta sono le avversità che stanno per colpirci e che richiedono uno sforzo unito e immediato di tutti quelli che sono occupati a impartire le investiture ai santi; altrimenti non riusciremo a finire prima di essere obbligati a fuggire per aver salva la vita» (History of the Church, 7:561).